La combriccola del Blasco

Il giorno 1° Giugno 2019 abbiamo assistito al concerto di Vasco Rossi a Milano, allo stadio San Siro, con la compagnia di 60.000 persone. In questo nuovo tour in giro per l’Italia, il Blasco ha deciso di rivisitare le sue canzoni in chiave punk-rock, in quanto è decisamente arrabbiato nel vedere come va il mondo: infatti ci sono quelli comodi, che stanno bene, e gli altri che vivono per niente perché i furbi sono loro. C’è quindi bisogno di suonare un rock duro e puro. Il risultato è stato quello di vivere un’esperienza mistica, ai confini della realtà, un equilibrio sopra la follia. Le sonorità ruvide di questo concerto, specialmente nella prima parte, ci ha consentito di vivere davvero ogni momento come se fosse l’ultimo.

Poi, certamente, siamo d’accordo, quando fuori piove si sente un bel rumore, ma, per fortuna, la giornata e la serata è stata splendida dal punto di vista del meteo.
Forse è un po’ troppo sognare una vita che non è mai tardi, di quelle che non si dorme mai, una vita spericolata, esagerata, ma è altrettanto vero che abbiamo vissuto due ore e mezza proprio caratterizzate da questi ingredienti, nella speranza che non finissero mai, e ciascuno dei presenti ha potuto sperimentare il proprio viaggio, ognuno diverso.

Abbiamo partecipato al primo di una serie di sei concerti che Vasco ha deciso di tenere tutti a San Siro, ciascuno dei quali ha registrato il “tutto esaurito”. Insomma, qui si fa la storia, si deciderà tutto qui, noi possiamo dire che c’eravamo; di certo non siamo scappati fuori, ma, al contrario, abbiamo scelto di non pensare più a niente e di lasciarci andare.
Da questo momento, cari amici che ci seguite state in campana perché ogni cosa è scritta!

Mirko

NON SIAMO SOLI…

Nel giorno memorabile del 1° Giugno corrente l’anno 2019 d.C. io, Gianluca, ed il mio compagno di avventure e di merende, Mirko, siamo stati protagonisti di un evento unico, più che unico…eccezionale: il concertone del Comandante Vasco. Siamo partiti con un entusiasmo contenuto fino al termine del viaggio, poi è esploso in una grandissima emozione appena il grande spettacolo ha cominciato a dare segni di luci.
Non è vero che c’è chi dice no, perché la nostra motivazione era un sì bello grande, volerlo vedere dal vivo ed esserci.
Ha fatto un repertorio di canzoni recenti, come “La verità”, mischiate a canzoni storiche ed indelebili, come “Gli spari sopra”, “Sally”, “Ti taglio la gola” e, una delle mie canzoni preferite, “Vivere”, che descrive al meglio la mia emotività in certi giorni…”e cercare di star meglio, vivere, e non essere mai contento, vivere”.
Ha fatto “Sold Out” per tutte le date di Milano, facendo felice tutto il popolo della “Combricola del Blasco”.
Emozionandoci, urlando a squarcia gola, e commuovendoci, ci siamo immersi e nuotavamo tutti in coro, al ritmo delle sue canzoni poetiche.
E’ stata un’ottima esperienza, non potevamo credere di esserci, ma non eravamo soli, ma un popolo.
Sperando di rivederlo ancora, gli facciamo gli auguri per i suoi 67 anni di vita spericolata e per i suoi 50 anni di onorata carriera.
Lunga vita al Blasco!

Gialuca

Monza, 10 giugno 2019

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