La poesia ci ha stregato

Poeti Fuori Strada‹‹Poesia è ciò che scriviamo come poesia. Poesia è ciò che viviamo come poesia. E’ un modo di agire, di stare al mondo, di convivere con gli altri e con quello che ci sta intorno››

(Ernesto Calderal)

E’ stato presentato presso la Residenza San Pietro di Monza, il progetto Poeti Fuori Strada:  versi, pensieri, emozioni a cura del Laboratorio poetico Ernesto Cardenal, laboratorio che da quasi due anni svolge la sua attività presso la RSA San Pietro. Al laboratorio partecipano attivamente e con grande passione una decina di anziani ospiti della Residenza i quali hanno scritto e firmato diverse poesie. Non solo. Il laboratorio è stata una grande occasione per motivare gli anziani, renderli protagonisti, favorire la loro espressività, stimolare la loro creatività.

Il gioco

Giocavamo alla lippa, a biglie

con le mani, a carte e passerella

fino a palla prigioniera e alla sperla.

Tutti insieme

ci hanno mostrato cosa è la sconfitta

e cosa è la vittoria.

Ci hanno educato a rispettare il prossimo

a crescere e ad essere creativi

e a vincere per poi perdere tutto.

Nel ricordo oggi

quei giochi hanno tanti colori

dall’iride al rosso al giallo e al verde speranza

ci hanno unito in alleanza.

La vita è un gioco

per chi non l’abbia ancora capita.

Poesia di gruppo

 

La Poesia è diventata un mezzo capace di cambiare il modo di vivere quotidiano e di consentire agli anziani di poter far affiorare le emozioni, quelle più profonde, spesso inespresse, che raccontano “sprazzi e frammenti” del passato, stati d’animo del presente e, malgrado l’età, un senso del futuro che supera gli stereotipi sugli anziani. ‹‹E’ il caso di Berta – afferma Antonetta Carrabs, volontaria e coordinatrice del laboratorio -, la più grande, che, con i suoi 91 anni, ogni volta ci stupisce e lascia senza parole noi poeti facilitatori.››

‹‹La poesia ci sta stregando tutti. Ogni cosa mi ispira poesia anche un albero, là da solo, fuori dalla finestra, mi invita a scrivere. Vedo poesia dappertutto anche quando ci servono da mangiare. Da quando facciamo il laboratorio di poesia la mia vita è cambiata in meglio: avverto sempre il bisogno di scrivere poesie e sono orgoglioso di questo››. Lo afferma Aldo, ospite della Residenza San Pietro, un’affermazione (La poesia ci sta stregando) che interpreta il sentimento comune degli altri anziani  che partecipano al Laboratorio.

Poeti Fuori Strada è un’iniziativa promossa da Zeroconfini Onlus, in collaborazione con La Casa della Poesia di Monza. Le attività sono coordinate dai Poeti Facilitatori: Antonetta Carrabs, Iride Enza Funari e Paola Perfetti e trovano la collaborazione di Francesca Ripamonti, fotografa, che con i suoi scatti ha voluto dare un volto alle rime dei poeti.

presentazione PFS
La conferenza stampa di presentazione dei Poeti Fuori Strada. 

Foto e poesie

Foto e testi delle poesie sono state installate sul pavimento della struttura in modo che anche gli anziani con una postura del capo chinata verso il basso, possano ammirare le foto e apprezzare le poesie. Ma anche i visitatori e i familiari sono invitati a chinarsi per poter contemplare la mostra. Una scelta – spiegano gli allestitori – che provoca attenzione e suggerisce di inchinare lo sguardo, quasi a voler simbolizzare lo sforzo e l’avvicinamento alla fragilità, all’anziano.

 

Le radici di Poeti Fuori Strada affondano nei primi anni ’80, in un paese lontano, il Nicaragua, da poco uscito da una feroce guerra civile. Si collegano a un prete-poeta rivoluzionario: Ernesto Cardenal, allora Ministro della Cultura del governo sandinista. Per Cardenal, in ciascun essere umano esiste un poeta potenziale in grado di esprimersi senza necessariamente seguire i canoni della poesia tradizionale, ma servendosi del verso libero.

L’ideatore

Il progetto Poeti Fuori Strada nasce per volontà del prof. Giuseppe Masera, Medico Pediatra e Oncologo. ‹‹In situazioni difficili – afferma Masera – la persona, anche se assistita da familiari ed amici, può sentirsi sola per la difficoltà a comunicare i propri sentimenti: speranza, tristezza, sofferenza, gratitudine … Inoltre la solitudine è resa ancora più dolorosa dalla difficoltà di incontrare qualcuno che voglia e sappia ascoltare. La Poesia, come anche la narrazione, può consentire di fare emergere quanto resta per lo più inespresso, potendo così superare il muro della afasia e della incomunicabilità››.

Nel 2006, Giuseppe Masera, accoglie l’invito  di creare laboratori di poesia con i bambini del Centro di Oncologia La Mascota, di Managua, e la magia della poesia si diffonde in modo sorprendente dando beneficio e migliorando lo stato d’animo di molti bambini.

Poeti Fuori Strada a Monza

Analoga esperienza è stata replicata su iniziativa di Antonetta Carrabs e a cavallo fra il 2009 e il 2010 i laboratori di poesia sono stati aperti ai bambini del Centro Leucemie della Clinica Pediatrica di Monza, (Ospedale San Gerardo, Università Milano Bicocca).

Lo spirito dei “Poeti fuori Strada” è quello di concepire la poesia al di là degli schemi tradizionali e creare occasioni di incontro e di relazione, in modo da trovare, sulla strada della vita, persone in situazioni di fragilità che potranno essere aiutate attraverso il “Verso libero”, cioè una forma di poesia svincolata dai limiti imposti dalla rima o dalla metrica, dalla sintassi o dalla ortografia. La magia della poesia, o della parola scritta in modo libero e semplice, può avere un ruolo terapeutico tanto più rilevante soprattutto quando la guarigione o la risoluzione del problema non è più a portata di mano se non addirittura impossibile.

Poeti Fuori Strada il gioco del Memory

Oltre all’inaugurazione   del progetto è stata presentato il gioco del Memory  e il libro che raccoglie le poesie degli ospiti della Residenza San Pietro.

Il ricavato della vendita del Memory e del libro  andranno a sostenere Progetto SLAncio, la casa che ospita 71 persone malate di SLA, in Stato Vegetativo e che necessitano di Hospice. Per richiedere il Memory e il libro dei Poeti Fuori Strada scrivere a [email protected]  – oppure telefonare al numero: 039 39 051

Fabrizio Annaro

foto nell’articolo di Stefano Galbiati

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