di Safia Zappa
Poesia, poesia, poesia. Poesia di qua, poesia di là. Poesia all’asilo, poesia alle elementari, poesia alle medie. Leopardi, Pascoli e Foscolo.
La poesia ci circonda, da sempre. Tutti ne conosciamo almeno una a memoria, ci ricordiamo ancora quei due versetti imparati a scuola da recitare ad alta voce davanti alla maestra.
Partiamo da un presupposto: la poesia è una forma d’arte.
L’arte è veicolo di informazione tramite un medium, ovvero un “mezzo”: una tela colorata, una statua, delle parole.
L’arte possiede un connotato estetico: un quadro deve essere “bello”. L’osservatore nella fruizione dell’opera si sente colpito da qualcosa per la sua magnificenza, o per la sua precisione, o per i suoi colori, ecc. Si trova incatenato alla bellezza e ne subisce le sfaccettature.
L’arte è creazione: nasce nella mente dell’artista, che in preda all’ispirazione, libera i suoi “mostri” e ne fa un prodotto di espressione estetica
L’arte è tecnica: è studio e perfezionamento di certe abilità che l’artista già possiede o deve acquisire. La poesia possiede tutte queste quattro caratteristiche.
Non dimentichiamo però che essa, in quanto arte, ha bisogno di evoluzione. Così come la musica, la pittura e la scultura, anche la parola scritta in versi per essere accolta necessita di un cambiamento, una novità, almeno in una delle quattro caratteristiche sopra citate.
Il M.E.P., Movimento per l’Emancipazione della Poesia, attacca versi per le città, e lo fa in modo assolutamente gratuito. Autori anonimi appendono fogli con le loro poesie sui muri delle strade.
Il loro è un tentativo di riportare la poesia “nelle piazze”, e di non farla morire nelle camerette di adolescenti tormentati o di anziani letterati. La poesia è per tutti ed è di tutti: “risulta impossibile per chiunque getti lo sguardo su di essa non leggerla”, scrive il M.E.P..
La prepotenza con la quale questo movimento si propone di riportarci la poesia è il suo punto forte, perchè in questo mondo contemporaneo la tendenza è spesso quella di non badare a ciò che sta anche un poco al di fuori del proprio raggio di interesse: in questo modo la poesia arriva a casa della gente, sfonda le porte e si fa rispettare.
Io la faccio accomodare e le preparo anche un tè, e voi?