Ci sono tanto modi per festeggiare l’8 marzo, Giornata internazionale delle donne. Dal 1909 negli Stati Uniti si tengono in questo giorno manifestazioni, in Italia dal 1922. Dal 2017, le Nazioni Unite auspicano che nel mondo si raggiunga un’ effettiva parità di genere entro il 2030.
E, intanto nei giorni che precedono e seguono l’8 marzo è un tripudio di mimose, di incontri, di riflessioni serie e alcune anche un po’ retoriche sui temi che riguardano l’universo femminile. Una condizione , in generale, molto mutata negli ultimi anni con una presa di coscienza da un lato da parte delle stesse giovani e meno giovani di sesso femminile e, dall’altro, con un continuo bombardamento di notizie devastanti su mogli, figlie , fidanzate e compagne maltrattate quando non violate ed uccise. Per non parlare poi di come i mass media, pubblicità in testa, tratta il corpo delle donne: oggetto bramoso da mostrare e desiderare… Senza alcuna pietà né rispetto per chi la guarda : un potenziale consumatore-consumatrice che dovrebbe passivamente comprare auto, belletti e dentifrici solo perché una bella ragazza ci mostra la sua bellezza….
Riflessioni che si fanno in questi giorni dopo l’8 marzo. Riflessioni ed emozioni che la nostra Redazione di Inzago ha liberamente interpretato. Lì al Centro Simona Sorge, con le loro carrozzine – lo vedrete nel video – questa giornata viene vissuta in allegria. Un po’ di leggerezza aiuta tutti a stare meglio. E non solo l’8 marzo.