La sfera energetica che funziona ad acqua salata

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di Ilaria Beretta

Sembra una grandissima boa, ma in realtà è un impianto di desalinizzazione pret-à-porter. «Saros -Swell Actuated Reverse Osmosis System», l’invenzione degli ingegneri Chris Matthews e Hustin Sonnett, è infatti una specie di «sfera» galleggiante in grado di trasformare  in potabile l’acqua marina senza sprecare neanche un po’ d’energia.

Infatti la boa, sfruttando l’energia cinetica proveniente dal moto delle onde che aziona un meccanismo per pressurizzare e desalinizzare l’acqua degli oceani attraverso un procedimento noto come «osmosi al contrario», è completamente autonoma dal punto di vista energetico. Persino la fase finale, nella quale l’acqua potabile viene pompata tramite tubi fino alla terra ferma, sfrutta l’energia delle oscillazioni della grande massa d’acqua.

Un progetto avveniristico che è ancora in fase di sperimentazione e che – in perfetta sintonia con l’idea dell’autonomia di Saros – sogna anche di autofinanziarsi attraverso un crowdfunding. Se saranno raccolti 25mila dollari, le prime boe green-friendly verranno realizzate ad Haiti e Puerto Rico.

Le energie rinnovabili marine fanno ben sperare, ma sono tuttora poco sfruttate: solo in questo periodo i Paesi del nord Europa stanno costruendo i primi costosissimi impianti per sfruttare le correnti. In molte zone del mondo, dove le risorse idriche e quelle finanziarie scarseggiano, la boa Saros potrebbe risolvere molti problemi, rendendo potabile a costo bassissimo quasi 1900 litri d’acqua al giorno.

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