Serata evento martedì 31 gennaio in PROCULTURA, con LA TEORIA DELL’AMORE SVEDESE firmato dal bergamasco (di nascita) naturalizzato svedese Erik Gandini, che contiene un intervento di Zygmunt Bauman.
Origine: Svezia, 2016 – Durata: 90 minuti
Teatro Villoresi – Proiezioni: ore 15,30 e 21,00
In collaborazione con il Centro Culturale Talamoni, alla proiezione delle ore 21 interverrà il giornalista di Tempi Rodolfo Casadei.
Il film nasce da una riflessione sul manifesto proposto dal parlamento svedese nel 1972, “La famiglia del futuro”. Il concetto in esso contenuto è che ogni relazione umana si basi sull’indipendenza: di una donna dal marito, degli adolescenti dai genitori, degli anziani dai figli. L’indipendenza però limita i contatti e le interazioni: così metà della popolazione vive sola. Perché una vita sicura e protetta può rivelarsi tanto insoddisfacente? Una possibile risposta è affidata al noto sociologo polacco Zygmunt Bauman.
“Negli ultimi decenni è stata considerata la nazione modello, capace di offrire un sostegno ideale ai propri cittadini. Eppure la ‘civilissima’ Svezia nasconde non poche ombre, raccontate nel documentario di Erik Gandini (…) che dimostra come dietro il mito dell’autonomia individuale si nascondano solitudine e povertà spirituale.”
(Alessandra De Luca, ‘Avvenire’, 23 settembre 2016)