La via dolorosa di Mimmo Paladino al San Fedele

di Daniela Annaro

Quattordici formelle in ceramica invetriata, rivestite di oro zecchino, segnate da pochi, significativi, espliciti tratti di pittura nera. Misurano trenta centimetri per quarantadue. Quattordici formelle quante le stazioni della Via Crucis, la via della Croce, la strada che Cristo, con la croce sulle spalle, percorre dal tribunale di Pilato, dove è stato giudicato e condannato a morte, al monte Calvario, dove sarà crocifisso.

Un percorso ricco di sofferenza che Mimmo Paladino (1948), l’artista della Transavanguardia, ha interpretato  e realizzato  nel 2015 per la cappella universitaria del Centro Pastorale Carlo Maria Martini, all’università Bicocca di Milano, ma che ora e fino al 28 marzo è esposto alla Galleria del San Fedele, a cura di Raffaele Mantegazza e Andrea Dall’Asta SJ.

I curatori rileggono la Via Crucis di Paladino attraverso la chiave del dolore inflitto dall’uomo all’uomo salvato solo dall’offerta di Cristo in croce.Con scene sobrie ed essenziali, costruite attraverso semplici dettagli di volti, di croci, di mani o di rami, di ombre inafferrabili di presenze umane, Paladino fa riferimento a un mondo mitico-simbolico che affonda le proprie radici alle origini della storia, riconducendoci a una realtà primordiale, antica e arcana, invitandoci a percorrere un cammino a ritroso nel tempo. Con grande vigore formale e cromatico, ogni formella rimanda a un’archeologia della memoria, a un mondo costituito di tracce e di simboli ancestrali. L’artista interpella il passato, perché possa rivelare oggi il senso della vita.

E’ una mostra voluta in preparazione della Pasqua 2019. Tra le formelle dorate di Paladino, compare anche il dipinto di Giambattista Langetti (Genova 1635- Venezia 1676) un pittore che ha lavorato molto in Veneto. Cena in Emmaus è il tema dell’opera con un particolare curioso: oltre al pane su un piatto campeggia un’aragosta, esplicito riferimento al sacrificio di Cristo per la salvezza dell’umanità.

nella foto: Mimmo Paladino – Via Crucis

 

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