L’altra madre

VS-L'altra madredi Valeria Savio

Genny ha sedici anni, ha lasciato la scuola e lavora in un bar nel centro della città, è simpatico e benvoluto da tutti, nel tempo libero spesso si intrattiene in un bar malfamato del quartiere popolare in cui abita con la madre, gravemente ammalata, gli piace giocare a calcio ma il suo vero talento è l’abilità nel guidare il motorino.

Tania ha quindici anni e la testa piena di sogni, garbata, sorridente e obbediente, vive con la madre, Irene, donna dal carattere forte e determinato, che lavora in polizia.

Le loro strade si incrociano quando Genny si lascia coinvolgere da Salvatore, un delinquente di piccolo calibro, e si rende complice di uno scippo, nel quale dovrà guidare lo scooter. La vittima del furto è proprio Tania, che sta passeggiando con un’amica, nella colluttazione la ragazza cade, colpisce il marciapiede con la testa e muore sul colpo. I ragazzi riescono a scappare, grazie all’abilità di Genny, mentre, per una tragica fatalità, nell’auto della polizia che giunge per prima sul posto c’è proprio Irene, che apprende della morte della figlia nel modo più crudele possibile.

Genny, sconvolto da quanto accaduto, incomincia a vivere nella paura, sebbene non sia stato ancora identificato come complice, è consapevole di essere ricercato con Salvatore sia dalla polizia che dalla malavita organizzata, ansiosa di eliminare questi due cani sciolti che, con la loro prodezza, hanno attirato l’attenzione delle forze dell’ordine in un quartiere in cui si svolgono affari illeciti più importanti.

Salvatore viene rintracciato e punito da un piccolo boss, mentre a trovare Genny sarà proprio Irene, decisa a farsi giustizia da sola nei confronti di chi ha ucciso la sua unica figlia.

Prende vita, così, un confronto spietato fra vittima e carnefice, in cui, per la durata di alcuni giorni, i ruoli si invertono, Irene, infatti, tiene Genny sequestrato nella casa che era sua e di Tania vuole farlo soffrire quanto più possibile prima di ammazzarlo.

Ma la donna, durante quei giorni di follia, decide di incontrare l’altra madre, quella di Genny, e le sua determinazione crolla.

Andrej Longo, scrittore ischitano, vincitore nel 2007 del premio Chiara con la raccolta di racconti Dieci, a distanza di cinque anni dalla pubblicazione del suo ultimo romanzo racconta una storia dal ritmo serrato, ambientata in una Napoli dai mille volti, descritta attraverso personaggi maggiori e minori che rappresentano tutte le categorie umane di questa città difficile ed unica, in cui legalità e delinquenza, umanità e crudeltà, bellezza e squallore convivono quotidianamente, eppure non sempre si incontrano.

Genny e Irene saranno gli attori di un confronto che, in un clima di rabbia e violenza, aiuterà inaspettatamente entrambi a metabolizzare da un lato il senso di colpa, dall’altro il dolore, nel punto più alto di un romanzo avvincente e commuovente che si conclude in modo imprevedibile, confermando la genialità di Longo, ottimo narratore che, purtroppo, si concede troppo raramente ai suoi lettori.

 

Valeria Savio

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