Un omaggio agli interventi meccanici di Leonardo e ai suoi interessi nei confronti della natura è il lavoro Raccoglitori di vita di Daniele Arosio, che ha collocato un gruppo di tele da 150 x 150 cm sul fondo del fiume. Quando le tele verranno rimosse, a fine mostra, saranno opere realizzate dalla natura, raccoglitori di vita, basi di registrazione.
Il ruolo dell’artista è quello di innescare un meccanismo. La natura farà il resto. Le tele, montate su telai di ferro di una certa pesantezza, sono di cotone in modo da non creare uno squilibrio con i materiali che si depositeranno sopra di esse. Il fascino del lavoro è la non prevedibilità del risultato, in tal senso bisogna fare i conti con l’inconscio naturale, parafrasando l’inconscio ottico di Walter Benjamin.