Trentanove Comuni alimentati esclusivamente ad energia pulita. Succede in Italia dove l’ultimo rapporto di Legambiente sulle amministrazioni rinnovabili svela che la nostra penisola è sempre più green.
A parte i trentanove virtuosi che utilizzano energie da fonti rinnovabili al 100%, sia per uso termico sia per uso elettrico, lo studio dimostra che in 10 anni l’energia proveniente da impianti alternativi (oltre 850mila in tutte le regioni) copre il 35,5 per cento dei consumi degli italiani, a fronte del 15 per cento registrato nel 2006. Non solo: il numero di Comuni in cui è installato almeno una struttura solare, eolica o geotermica è salito nello stesso periodo da 356 a 8mila e 47. In alcuni paesi, poi, l’energia elettrica pulita supera persino quella consumata.
Sì, perché nel settore l’Italia è proprio tra i primi della classe: la nostra penisola occupa infatti il gradino più alto nella classifica mondiale delle nazioni con il più alto tasso d’incidenza dell’energia solare rispetto ai consumi elettrica delle famiglie (ne produciamo l’8,1 %, che soddisfa circa 9,1 milioni di famiglie). L’Italia può trarre il massimo beneficio dallo sviluppo delle rinnovabili, perché può ridurre le importazioni di combustibili fossili dall’estero, grazie alle risorse del proprio territorio, come vento, sole e biomasse.
Uno studio realizzato da Assorinnovabili ha mostrato come proprio grazie all’effetto di eolico e fotovoltaico si sono risparmiati 7,3 miliardi di euro. Ma a beneficiarne è anche l’ambiente, nel quale vengono rilasciate meno emissioni inquinanti. Inoltre, grazie alle fonti rinnovabili, in questi anni sono stati creati circa 82mila posti di lavoro che – se fossero fatti investimenti duraturi nell’innovazione energetica – potrebbero portare gli occupati nel settore a 200mila unità.
Ilaria Beretta