Leggi, non hai scampo

leggi, non hai scampo

di Aldo Germani

LEGGI, NON HAI SCAMPO

“Che cos’è?”

“Niente. Ti ho scritto due righe. È che non leggi e …”

“E non mi piace, pa’… lo sai.”

“Sì, lo so, ma te le ho scritte lo stesso.”

“Fa’ vedere … un decalogo no, ce ne sono già tanti …”

“Ma non sono mica comandamenti.”

“Lascia stare, pa’: è una causa persa.”

“Fammi almeno provare…”

DIECI BUONI MOTIVI PER LEGGERE

1. Perché in fondo ci piace farci raccontare una storia: entrare di soppiatto nelle vite degli altri e trovarle fragili come la nostra, scovarci gli stessi dubbi, le stesse paure, le scelte incoerenti e i passi sbagliati. Ci fa sentire un po’ meno soli. E poi fa bene alla fine, nonostante tutto, scoprire che uno può ripartire. C’è una spinta, una mano tesa, dentro una storia in cui un altro riparte: se ce l’ha fatta lui, posso riuscirci anch’io.  Sembra “solo” una storia, ma è qualcosa di più: è il modo in cui ti cambia, un poco, alla fine.

 2. Per la bellezza di alcune parole o di alcune metafore. Ti capiterà di tornare a rileggerle, per il solo gusto di farlo, di assaporare un passaggio. Noi siamo fatti per la bellezza, siamo attratti dalla bellezza: proporzioni, asimmetrie, numeri primi, volti meravigliosamente imperfetti, scorci improvvisi che squarciano il velo monotono della normalità e si affacciano come eccezioni. La bellezza sbuca fuori da lì, dai buchi delle eccezioni. E ci sono libri con una tale montagna di buchi …

3. Perché leggere è solo in apparenza un’attività statica, in realtà è un bagno in un fiume. Un libro è acqua corrente, è lo scorrere del pensiero dell’autore accanto al tuo, adescato all’amo delle parole con cui si esprime. La chiave sono le parole: gocce e fluire, sostanza e mezzo, al tempo stesso, in cui il pensiero si propaga.  Tuffati: è un esercizio che libera la mente.

4. E se nuoti con l’autore, spalla a spalla nello stesso tratto di torrente, ne nasce un’intimità che poche altre volte concedi. Pelle contro pelle, brividi da contatto: tu e l’autore, come se quella storia la stesse raccontando a te soltanto. E non sarai pronto, quando il libro finisce, a fare a meno di quella voce.

5. Per le domande che un libro suggerisce, più che per le risposte che è in grado di dare. Perché un libro scava, non deposita; rovista sul fondo di ciò che dentro già abbiamo e lo riporta alla luce, terso e rigenerato … perché a volte quanto basta è una domanda giusta! (cit. Niccolò Fabi)

6. Perché perdersi non è così male! Anche se solitamente inseguiamo certezze, è liberatorio smarrire  ogni tanto la bussola, varcare il confine dell’ordinario e scordare da dove arriviamo. Un libro ti strappa da dove sei, ti sorprende, ti spiazza, ti conduce dove non ti saresti aspettato: in un posto o dentro la vita di un altro, anche solo in uno stato di piacevole assenza.

7. Per la lentezza delle parole. Lo so, preferisci la velocità delle immagini, non ti convincerò mai! Ma è la stessa differenza di sapore che passa tra quello in busta e il purè di patate. Leggendo, le immagini le fabbrichi in casa, non sono già pronte: hanno contorni sfuocati, dipendono da come stai e sono deliziosamente imperfette, ma sono tue! E a quelle immagini, a quella storia, riesci ad aggrapparti proprio perché si fermano davanti a te il tempo necessario per permetterti di salire a bordo. Tutte le altre passano in fretta, su un treno in corsa che non fa fermate.

8. Perché ti serve del tempo per “addomesticare la rosa” … e renderla speciale! La squadra del cuore, il tuo cane, un amico: riflettici, al di la di tutto, è il tempo che hai perso con loro a renderli così importanti. Le disavventure insieme, l’attesa, le sconfitte, le volte in cui gli hai semplicemente dimostrato che c’eri: un minuto alla volta, fino a condividerne molti. Così è per il tempo che dedichi a un libro. A te la scelta: tra assistere a mille storie o accompagnarne poche e scoprirle importanti; tra mille amici sui social e pochi buoni accanto!

9. Ognuno ha i suoi libri, i suoi autori, come hai la tua musica che non è quella di un altro. Siamo tutti diversi, come possono piacerci le stesse cose? Per cui non dirmi che i libri fanno schifo, sospendi il giudizio, aspetta un attimo ancora. Ci sono, fidati, libri che ti fanno vibrare: raccontano la storia che hai voglia di sentire!

10. E come tutte le esperienze, serve a poco raccontartela: non puoi appassionarti per sentito dire. Se vuoi sapere se è vero, se con un libro in mano ci si emoziona davvero … leggi, non hai scampo.

Aldo Germani

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