La giornata dedicata alla povertà è appena trascorsa, ma al di là dei proclami non sembra che ci sia, almeno in Italia, un’azione politica organica contro la povertà. Durante un dibattito tenutosi a Monza e promosso proprio in concomitanza della giornata internazionale contro le povertà, presenti Sindaco, suo Vice e don Virgino Colmegna, una persona del pubblico ha ricordato che in Europa solo due paesi non hanno un piano contro la povertà.
Avete capito chi sono: Italia e Grecia. Da noi adesso è di moda discutere del reddito di autonomia, ma sarebbe meglio chiamarlo, afferma il Vice Sindaco, Cherubina Bertola (che è anche assessore ai servizi sociali), reddito di responsabilità perché in verità “ricevere un sostegno, un reddito – precisa il Vice Sindaco – è una vera e propria assunzione di responsabilità sia della comunità sia di chi ne beneficia”.
Credo sia un merito per una città fra le più ricche d’Italia discutere di lotta alla povertà alla presenza di Sindaco e Vice, un incontro, del resto, promosso dalla stessa amministrazione. “Il Comune è impegnato – ha aggiunto Cherubina Bertola – a mantenere e rafforzare la rete di protezione sociale per le fasce più deboli della cittadinanza. La crisi, però, miete ancora vittime e provoca ancora tante solitudini. La questione cruciale non è solo far fronte all’emergenza, ma attivare politiche che prevengano il disagio sociale. Politiche che richiedono collaborazione e dialogo con altri soggetti non solo istituzionali, ma anche con quelli del Terzo Settore. Un cammino di collaborazione già avviato e che, a volte, risulta complesso ed impegnativo”
Dello stesso avviso don Colmegna il quale ha invitato ad andare oltre all’emergenza e puntare sulla prevenzione del disagio sociale. “Mi riferisco – esclama don Virginio – al gioco d’azzardo, alla crescita del fenomeno dell’alcolismo e del consumo di ansiolitici”. Infine il tema dei temi, quello del limite: “anche Papa Francesco – ha aggiunto don Colmegna – ha più volte sollecitato il mondo della politica a promuovere azioni in favore della sostenibilità sia ecologica sia sociale.”
Se a livello comunale si fa ogni sforzo per garantire il welfare, a livello nazionale, invece, si punta molto sulla ripresa con la convinzione che si possa replicare la crescita economica che ha reso ricca l’Italia e la Brianza. Nei prossimi anni non sarà una timida crescita economica a combattere la povertà. Puntare sulla crescita come è accaduto nel passato per diventare tutti più ricchi, rischia di essere una chimera. Credo, almeno in Italia, che le nostre classi dirigenti si comportino come Valdimiro ed Estragone nel dramma Aspettando Godot e aspettino che prima o poi lo sviluppo economico ritorni.
Un’attesa che non porta lontano. Eppure il desiderio di cambiare e di rendere migliore il nostro tempo è forte. Lo ha ricordato ancora don Colmegna affermando che è tempo di cercare le liete notizie, i racconti che offrono speranza e che descrivono la voglia e il coraggio di tanti che si stanno impegnando concretamente a realizzare nuovi progetti e iniziative al servizio della comunità e del benessere sociale.
Lo stesso Sindaco, Roberto Scanagatti, ha voluto sottolineare la buona volontà dei cittadini che spesso prevale rispetto alla lamentela. Pensiamo alle pulizie di primavera e a quanti si sono mobilitati per rendere più pulita la città. Notizie positive, insomma! Grazie per averlo ricordato. Il nostro giornale ci sta provando da due anni e i lettori crescono!
Fabrizio Annaro