Quando meno te lo aspetti

VS Quando meno te lo aspettiPenelope, barese di nascita e di tradizioni, vive a Milano e, pur avendo una laurea, due master in giornalismo e l’abilità di parlare cinque lingue, lavora in un’azienda produttrice di pannolini che purtroppo è in crisi. Oramai vicina ai quarant’anni, spera ancora di poter realizzare il suo più grande desiderio, quello di diventare una reporter, ma, al momento, l’unica attività che assomiglia lontanamente a quella giornalistica la svolge per un settimanale femminile, preparando improbabili oroscopi sessuali e test alle cui domande ella stessa non saprebbe rispondere. Ha molti amici sinceri ma non ha una relazione sentimentale, e la sua vita amorosa non è mai stata particolarmente intensa. Certo, la sua timidezza non semplifica le cose, e neanche le è d’aiuto la capacità di combinare un guaio dietro l’altro nei momenti di tensione; avrebbe bisogno, inoltre, di nutrire maggiore fiducia in se stessa e di stabilire un rapporto più sereno con la propria immagine. Eppure, è grazie a questa goffaggine che le capita di incontrare l’uomo che incarna la sua idea di principe azzurro: una sera, infatti, investe con la bicicletta Alberto, che nell’incidente si rompe una gamba, ma, purtroppo, ne perde le tracce dopo averlo accompagnato al pronto soccorso.

Tuttavia lo rincontrerà presto, infatti è proprio lui il consulente esterno che dovrà curare la ristrutturazione dell’azienda per cui lavora e al quale dovrà fare da segretaria, anche se, stranamente, l’uomo si presenta con un nome diverso da quello che Penelope conosce e nega di averla mai incontrata precedentemente. Da questo momento in poi la vita della protagonista subisce una serie ininterrotta di cambiamenti che la porteranno ad affrontare il suo primo viaggio all’estero, in compagnia di Alberto, e una serie di disavventure a lieto fine, percorrerà finalmente altre strade lavorative e troverà anche l’amore, ma, soprattutto, inizierà ad essere più sicura di sé e capirà finalmente il proprio valore.

Chiara Moscardelli, scrittrice romana al suo terzo romanzo, propone una storia divertente, ironica e articolata al tempo stesso; quello di Penelope è un personaggio umano e simpatico, capace di bilanciare il proprio essere impacciata con una grande intelligenza, inoltre, è circondata da un carosello di cooprotagonisti tutti da ricordare, cominciando dalle amiche milanesi, alle prese con problemi di cuore, e da quella d’infanzia, Modestina, costantemente preoccupata per la salute di suo figlio che in realtà sta benissimo, fino ad arrivare alla nonna, apprezzata cartomante che parla solo in dialetto barese ed è convinta di essere riuscita a riprendersi dai postumi di un ictus solo grazie all’aiuto “terapeutico” della cannabis.

Un romanzo da gustare tutto di un fiato, per sorridere e, perché no, per riconoscersi anche un po’ in qualcuno dei comportamenti o delle abitudini dei protagonisti.

 

Valeria Savio

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