Celò, celò, manca, celò. Erano i tempi delle figurine quelli degli anni settanta quando il futuro appariva come una porta aperta ricca di speranze. Alzi la mano chi, ai tempi, riusciva a completare l’album. Oggi per riempire l’album è molto più semplice: quelle che mancano si possono richiedere direttamente a Panini Modena l’azienda creata da Franco Cosimo Panini di cui oggi ricorre l’anniversario della nascita avvenuta l’8 ottobre 1931.
Titolare con i fratelli dell’omonima agenzia di distribuzione di giornali e gestore di un chiosco a Modena, fonda nel 1961 la Edizioni Panini . La prima figurina stampata fu quella di Bruno Bolchi, il capitano dell’Inter dell’epoca.
Alla fine degli anni sessanta una bustina costava 10 lire e conteneva 5/6 “figu”. Se andava bene trovavi lo scudetto. Molti rinunciavano alla merenda per dirottare 50 lire (costo di una focaccina!) in figurine.La maggior parte delle volte finiva in una grande delusione: trovavi le doppie o addiritture le triple e rimanevi a pancia vuota.
Poi c’erano le “figu” difficili e quelle impossibili. Ma, si sa, di necessità virtù: grazie alle doppie sono nati infiniti giochi che favorivano lo scambio e la diffusione delle figurine. Non solo. Anche le abilità manuali erano chiamate in causa. In ogni città ci si inventava un gioco speciale. A Genova prevaleva il lancio della figurina contro il muro e se il “calciatore” si ribaltava perdevi tutto. A Milano, e in Brianza in particolare, era di moda capovolgere la figurina con un colpo della mano. Se ti riusciva la vincevi tu.
Alle figurine della Panini, la città di Modena ha pensato di dedicare addirittura un museo e il 16 settembre scorso si è anche inaugurata la mostra “I migliori album della nostra vita” con decine di album originali esposti insieme a gigantografie, video e animazioni, tra percorsi di gioco ed esperienze multisensoriali. La mostra rimarrà aperta sino al febbraio 2017.
Fabrizio Annaro