È tardi, la mia giornata volge al termine e sento i passi dei miei operatori che si avvicinano per sistemarmi per la notte.
Ho sonno ma vorrei guardare ancora un po la mia trasmissione preferita, ce ne sono tante che mi piacciono e stasera sto seguendo “CIAO DARWIN”, avevo voglia di divertirmi e anche gli operatori si soffermano qualche minuto per ridere con me.
“A nanna!”, è una parola che mi ricorda la mamma quando ero piccolo, le parole dolci che mi facevano addormentare tranquillo e sereno come stasera, come tutte le sere.
Spengono il televisore e anche le luci, mi danno la buona notte e spesso un bacio in fronte, “torniamo tra mezz’ora per vedere se hai bisogno” e io mi addormento quasi sempre prima.
Nei miei pensieri arriva il momento delle preghiere in cui ricordo tutte le persone a me care, quelle che sono già partite verso il paradiso e quelle che mi vengono sempre a trovare o che ricordo con piacere anche se si sono scordate di me.
Il sonno mi abbraccia e mi porto dietro le immagini della giornata, le immagini che preferisco, immagini di persone amiche e immagini della tv, immagini di film, di sport e di vita quotidiana che mi piacciono tanto.
Sento che presto mi addormenterò e volerò in alto nel cielo azzurro, più in alto delle bianche nuvole, più in alto dei palloncini che tenevo in mano da bambino.
Volerò più in alto di quegli aquiloni che facevo decollare da bambino correndo a fianco del mio cagnolino, correvo forte, più forte di sempre tenendo stretta la cordicella di quel mio capolavoro dipinto di rosso e che portava in alto anche me.
Volo sulle ali della mia fantasia, verso il sole luminoso, avvolto nel mantello che mi protegge dai lunghi raggi del nostro astro, i raggi che sciolsero le ali di cera del povero Icaro e lo fecero precipitare,
gli stessi raggi che ora mi scaldano il viso e la pelle.
La mia fantasia non muore mai, nonostante quello che passo ogni giorno, me la tengo stretta al cuore!
Una mente e un cuore leggero che mi portano lontano fin su quelle montagne su cui ho camminato e sciato e divertito con gli amici, fino al mare dove ho nuotato e tuffato in compagnia dei pesci e dei miei cari, fotografie di istanti che conservo dentro di me.
Sogno il mio mondo libero e gioco lassù con gli angeli, angeli che somigliano agli amici e ai cari a me più cari e coi quali prendevo la moto e si volava nel cielo infinito.
La tavolozza dei miei sogni è quasi finita e io vorrei fare tanto altro, disegnare un mondo di colori vivaci come sento di essere nel mio animo. La penna delle mie parole ha scritto tanti miei pensieri che fatico a ricordare ma che descrivono la mia felicità, felicità di continuare a vivere e di far conoscere il mio mondo.
È l’alba ormai, i primi raggi di luce filtrano dalla tapparella, mi sveglio con un sorriso e saluto il nuovo giorno.
Che piova o che splenda il sole mi restano nel cuore quei momenti leggeri e deliziosi che mi rendono felice e libero nel mio spazio e i muri della mia stanza si estendono fino a sparire donandomi la splendida sensazione che le barriere umane nulla possano contro la libertà di ognuno.
La libertà è il dono più grande che Dio ci abbia concesso e sono felice che Lui abbia accompagnato la mia mano per scrivere i miei pensieri liberi. Pensieri che dedico a tutti coloro che vivono oppressi da chi li considera delle “cose” da sfruttare.
Luigi Picheca
Luigi sei semplicemente: FANTASTICO! Le tue riflessioni non possono che farci decollare dalla gioia, le tue parole sono di grande insegnamento per tutti noi. Tu voli in alto perché apprezzi la vita, la tua serenità è un universo prezioso. Grazie tvb Raffaella