di Francesca Radaelli
Si alzerà il prossimo sabato 20 maggio il sipario sull’undicesima edizione di “Monza Visionaria”, il festival di musica, performance immersive, spettacoli teatrali, visite visionarie e molto altro organizzato da Musicamorfosi e diventato ormai un appuntamento imprescindibile per il capoluogo brianteo.
Nei luoghi più suggestivi, ma anche negli angoli meno conosciuti della città, fino al 28 maggio andrà in scena un vero e proprio “Incantesimo”. Questa è infatti la parola d’ordine di quest’anno: parola dai molteplici significati, in senso letterale e figurato, che rimanda al canto, a formule magiche, poteri sovrannaturali, stati emotivi di felicità e momenti di grande seduzione, in cui perdersi.
“Ed è bellissimo perdersi in questo incantesimo”, cantava più quarant’anni fa Franco Battiato. Perdersi negli incantesimi della musica è, del resto, la suggestione proposta quest’anno al pubblico monzese da Saul Beretta, direttore creativo di “Monza Visionaria”: “Il nostro festival ha insegnato a Monza a guardarsi con altri occhi e ha portato altri occhi a guardare Monza”, sottolinea Saul Beretta. “Dall’arte performativa site specific lanciata nel 2004 nel Roseto ai formati di Musica Mobile come il Magic Bus, che hanno ottenuto apprezzamenti da ogni parte del pianeta, Monza Visionaria ha fatto scuola e, anche quest’anno, le occasioni e i motivi per lasciarsi ammaliare e affascinare dal potere dell’arte e dai luoghi e dalle storie magiche di questa città sono tantissimi”.
La quasi totalità degli eventi è a ingresso gratuito, ma per alcuni occorre prenotarsi online. Il programma delle iniziative si aprirà sabato 20 maggio (si replica domenica 21) alla Reggia di Monza con l’iniziativa “L’importante è avere un piano”: nella Sala degli Specchi della Villa Reale un pianoforte a coda sarà messo a disposizione, dalle 10.30 alle 16.30, dei giovani talenti under 30 che, dopo essersi prenotati (sul sito www.monzavisionaria.it), avranno la possibilità di suonare in un luogo magico, anzi incantato, per mezz’ora a testa.
Musica e “visioni” si incontrano con il sociale
Tra gli appuntamenti del ricchissimo programma, segnaliamo in particolare quelli legati al progetto “Ogni luogo un incontro”, sostenuto dal Fondo Contrasto Nuove Povertà, istituito presso la Fondazione Monza Brianza, che si terranno presso l’Istituto Padre di Francia e il Centro Educativo Carrobiolo. Con l’obiettivo di contrastare le povertà educative, alimentari e digitali, il fondo prevede la promozione di attività educative a favore di bambini e ragazzi in situazioni di fragilità e a rischio dispersione e abbandono scolastico.
Martedì 23 maggio la musica jazz sarà protagonista in uno dei luoghi segreti meglio conservati di Monza: la splendida Sala degli Affreschi dell’Istituto Padre di Francia (ore 21) ospiterà la rilettura dello Stabat Mater, il capolavoro vocale sacro scritto nel 1736 da Giovanni Battista Pergolesi, nella personale reinterpretazione del vulcanico Giovanni Falzone (tromba e elettronica), Nadio Marenco (fisarmonica) e Andrea Andreoli (trombone), in un intreccio tra antico e moderno, partitura originale e nuove composizioni. Il tema della Madre dolorosa ben si addice al contesto conventuale dell’Istituto, che è scuola d’infanzia, primaria e di musica, ma anche preziosa comunità per minori.
Mercoledì 24 maggio, invece, presso il Centro Educativo Carrobiolo, il chitarrista Michele Bonifati, talento emergente della scena jazz italiana, curerà alle ore 15.30 un laboratorio musicale aperto a tutte le abilità. Quindi alle 19, negli spazi della ricchissima Biblioteca adiacente, porterà in scena il progetto Emong con il suo quartetto, uno dei gruppi vincitori di Nuova Generazione Jazz: Manuel Caliumi (sax), Federico Pierantoni (trombone) ed Evita Polidoro (batteria e voce), oltre allo special guest Massimiliano Milesi (sax). Bonifati i brani dell’album “Three Knots”, che include per lo più musiche originali da lui composte.
Le iniziative proposte in questi due luoghi cittadini ad alta vocazione sociale mirano a costituire occasioni di socialità e creatività condivisa tra musicisti, educatori, volontari e ragazzi. L’obiettivo è quello di stimolare, soprattutto negli adolescenti, la curiosità e il desiderio di assistere agli altri appuntamenti del festival. Ma anche, più in generale, la loro partecipazione a quelli futuri.
Sulle orme della Monaca di Monza
Dopo una serata dedicata alla figura di Ennio Morricone – in programma per giovedì 25 maggio all’Anteo Capitol – venerdì 26 maggio presso la Chiesa di San Maurizio andrà in scena il tributo di Monza Visionaria ad Alessandro Manzoni, di cui quest’anno ricorre il 150° anniversario della morte. Il luogo dove un tempo sorgeva l’antico convento di Santa Margherita, che deve la sua fama alla drammatica vicenda della Monaca di Monza narrata nei Promessi Sposi, ospiterà infatti il concerto del pianista americano Fred Hersch (ore 21, ingresso libero con donazione libera e prenotazione suggerita), che si è guadagnato un posto fra i grandi nomi del jazz mondiale contemporaneo. Prima del concerto, il FAI Monza organizzerà alle 20.30 una visita culturale al sito.
La vicenda di Virginia De Leyva, a cui è ispirato il personaggio manzoniano, rivivrà sabato 27 maggio (dalle 16 alle 18 circa) attraverso una curiosa performance di danza all’Arengario. Qui sarà possibile indossare le cuffie e, in modalità wireless, passeggiare nel centro storico, lasciandosi trasportare nella Visita Visionaria ideata dal regista Andrea Taddei.
Il ritorno dei Notturni al Roseto
Infine, nelle serate di sabato 27 e domenica 28, dalle 21.30 fino a mezzanotte riecco l’incantesimo dei Notturni al Roseto della Villa Reale (ingresso 5/7 euro, prenotazioni sul sito www.monzavisionaria.it) Due notti magiche di note e visioni per tornare, dopo tre anni di assenza, a inebriarsi e perdersi tra i profumi e i colori di un luogo unico. Con la musica jazz e le sue mille sfaccettature a fare da protagonista: dall’old jazz al lindy hop, dai ritmi latinos dei Mariachi Messicani al jazz di Emong e del quartetto del vibrafonista Gabriele Boggio Ferraris, dalla struggente poesia nippoelvetica di Yumi Ito e Szymon Mika al mantra di “Jesus’ Blood”, dai vortici danzanti di New Orleans a tante altre sorprese tutte da scoprire.
Il programma completo di Monza Visionaria è visibile qui
Una manifestazione che rappresenta una bella opportunità per avvicinarsi ad esperienze artistiche e musicali di grande originalità, provando l’esperienza di “perdersi” nell’incantesimo che si prepara a trasfigurare la città di Monza.
La manifestazione è organizzata con il contributo del Comune di Monza, il sostegno imprescindibile di Fondazione Cariplo e Fondazione della Comunità di Monza e Brianza, il contributo di A5 e Brianzacque e il supporto di Nuovo Imaie, Pro Helvetia e Puglia Sounds.