“Potere alle parole Lab” è un laboratorio di rap tenuto da Mirko Kiave all’interno di un progetto di coesione sociale attraverso le biblioteche di pubblica lettura, finanziato da Fondazione Cariplo e realizzato dalla Casa Circondariale di Monza con l’associazione “Il Razzismo è una brutta storia” del gruppo Feltrinelli. L’associazione è volta a sensibilizzare l’opinione pubblica su argomenti come: diritti di cittadinanza, le discriminazioni multiple, la lotta contro la marginalità. Il tutto attraverso festival, pubblicazioni, eventi culturali.
Il progetto “Potere alle parole Lab” è nello specifico una delle attività previste all’interno del macro-progetto “La Biblioteca è una bella storia” finanziato da Fondazione Cariplo e promosso dal Comune di Monza con il sistema bibliotecario BRIANZABIBLIOTECHE. Il progetto ha l’obiettivo di favorire la coesione sociale, una positiva socializzazione, l’incontro di gruppi sociali differenti e lo scambio di esperienze e competenze tra i diversi utenti.
Figura chiave del progetto è, appunto, il cantante rap Mirko Kiave. Mirko ha tenuto all’interno della Casa Circondariale di Monza dei workshop di scrittura, informando i detenuti sull’importanza della comunicazione e della parola.
Dopo aver condiviso con alcuni detenuti la sua passione per l’Hip Hop, la scrittura e lo storytelling, realizza insieme a loro un album interamente registrato all’interno del carcere, a costo zero. Il contenuto è certamente di spessore e forte impatto sociale. Il desiderio di tutti è che il progetto possa continuare.
Otto le tracce registrate:
– Carpe Diem di Manolo;
– Nunca Olvidare di Henry El Cachorro feat. Manolo;
– Todo Pasara di Nene Bellaco;
– Estraneo a questo mondo di Eddy Dannato;
– La Renaissance di Afrosen;
– Drama di Henry El Cachorro Feat. Manolo;
– Senza Catena di Eddy Dannato;
– Dime Una Palabra di Manolo, Henry El Cachorro, Nene Bellaco
I pezzi sono scritti e cantati dai ragazzi che hanno partecipato a “Potere alle parole Lab” e sono tutti scaricabili gratuitamente dal web; un importante progetto che vede la musica protagonista della coesione e del reinserimento sociale. La musica rap nello specifico, quella propria della cultura di molti dei ragazzi detenuti; la musica che, attraverso le parole in rima, rende semplice esternare la propria esperienza di vita e cercare un modo per migliorare il presente.
Jenny Rizzo