Nicoletta, il papà e il carcere

Nico2_webNicoletta è una bambina che ha dovuto crescere in fretta. La conosco da quando aveva solo sette anni. Oggi ne ha dodici e finalmente vive con la sua mamma ed il suo papà, insieme.

Hai sempre saputo dove era tuo papà? Oppure ti hanno mentito all’inizio?

La mamma mi ha sempre detto tutto. Fin dall’inizio ho saputo che mio papà era in carcere, andavo spesso a trovarlo, insieme alla mamma. Lei e lo zio mi hanno spiegato che il papà aveva fatto qualcosa di sbagliato, quindi doveva stare li per un po’, per imparare a fare il bravo… In realtà io so che il mio papà è bravo, lo è sempre stato. Quel giorno era solo un po’ arrabbiato e voleva difendere la mamma. Lui ama tanto la mamma, se qualcuno le fa un torto lui si arrabbia  e quel giorno si è arrabbiato un pò troppo. Ma il mio papà è il più buono del mondo.

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Quando andavi in carcere a trovarlo, come ti sentivi?

Andavo spesso in estate, quando si poteva stare fuori in giardino. Li ci sono dei cavalli, e spesso alcune persone che vivono li mi facevano fare una passeggiata a cavallo, mentre la mamma e il papà parlavano di cose serie; poi scendevo e correvo tra le braccia del papà. E’ altissimo e muscoloso, mi piace quando mi prende in braccio, anche se ora sono un po’ grande… Il momento più bello erano gli abbracci, quando arrivavo e quando andavo via. Non volevo mai staccarmi, a volte la mamma doveva portarmi via di peso. Poi però il papà mi diceva che se non avessi dato ascolto alla mamma non mi avrebbe più voluto li con lui. Così me ne andavo, aspettando con ansia la settimana seguente.

Cosa pensi oggi di tuo papà?

Quando è uscito dal carcere ho dovuto imparare a vivere con lui in casa. Prima eravamo io e la mamma, da sole. I nostri spazi, i nostri litigi, i miei compiti, i miei compagni di scuola… tutto era regolato e scandito al ritmo di due sole persone. Oggi siamo in tre, io sono cresciuta e mio papà forse si è perso la parte più bella della mia crescita. Ecco perché a volte mi piace fare un po’ la bambina capricciosa… perché lui non l’ha mai conosciuta come la mamma. Però sono anche grande, ho capito che il mio papà potrebbe fare altri errori forse, ma io sarò al suo fianco per evitarlo. Perché mi hanno insegnato che a volte basta l’affetto della famiglia per stare bene. Non abbiamo molti soldi e lui non riesce a trovare un lavoro. Però siamo insieme, di nuovo, tutti e tre. E questo ci porterà lontano.

 Jenny Rizzo

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