di Daniela Zanuso
Palline di gelatina piene d’acqua o di altre bevande, biodegradabili e commestibili, che in bocca si rompono rilasciando la bevanda contenuta. È un’invenzione che potrebbe sostituire completamente le bottiglie di plastica e diminuire notevolmente l’inquinamento ambientale. L’idea è nata da tre giovani ingegneri spagnoli, (Rodrigo Garcia Gonzales, Guillaume Couche, Pierre Paslier), fondatori della Skipping Rocks Lab, una start-up che a Londra e a San Francisco ha presentato le «Ooho balls». Si tratta di sfere trasparenti di gelatina grandi come una pallina da ping pong. La gelatina, in doppio strato, è un composto di alghe marine e cloruro di calcio, con l’aggiunta di un gelificante, quello comunemente usato in cucina. Anche il costo è decisamente contenuto: 2 centesimi l’una.
L’invenzione risale al 2014, ma ci sono voluti due anni per sviluppare la tecnologia necessaria e ora i giovani ingegneri stanno raccogliendo, anche attraverso il crowdfunding, la cifra necessaria per avviare la produzione delle palline Ooho. Obiettivo: distribuire le palline entro il 2018.
Lo scopo è naturalmente quello di fornire la comodità delle bottiglie di plastica limitando l’impatto ambientale, proprio perché il consumo di risorse non rinnovabili per bottiglie monouso e la quantità di rifiuti generati è ormai assolutamente insostenibile.
Ogni anno finiscono in mare oltre 8 milioni di tonnellate di plastica. E’ come dire che ogni minuto un camion della spazzatura riversa il suo contenuto di plastica in mare per 365 giorni all’anno. Un danno incalcolabile.