La Redazione
Sabato 4 luglio, in occasione della Giornata mondiale degli oceani istituita dalle Nazioni Unite nel 1992 e che si celebra l’8 giugno, è scattata, per il secondo anno consecutivo, l’Operazione “Pulizia del Mare“, rilanciata sui social con l’hashtag #Spazzamare.
Centinai di subacquei hanno risposto in tutta Italia alla chiamata e in tutte le regioni che si affacciano sul mare è partita l’operazione di pulizia. Una giornata dedicata alla raccolta di tonnellate di rifiuti, soprattutto plastica.
Oggi è inutile negare che per i nostri mari ed oceani è emergenza. Gli scienziati ce lo dicono da decenni e sono solo le decisioni umane che ci hanno portato alla situazione in cui ci troviamo. Ora è necessario prendere immediatamente delle decisioni umane per fermare il degrado.
Anche in Sicilia, a Noto, Ivan Bruttaniti ha organizzato la giornata “Spazzamare” che mira a verificare lo stato di salute dei fondali di Calabernardo. Tutto questo è stato possibile grazie al lavoro dei sub dell’associazione A.S.D Octopus Sub Ragusa, insieme alle associazioni Etna Drivers, Scuba Diving School, Sigonella Scuba Club, Katane Diving Club, ASD SyracoSub.
L’iniziativa ha diversi partners tra cui “Legambiente”, “Noto Rifiuti Zero” e il “Museo del mare di Noto”. I nostri amici sub di Noto, che ci hanno inviato le immagini che pubblichiamo, nel corso del loro operato hanno estratto dai fondali circa 3 tonnellate di rifiuti quali copertoni, bombole di gas, reti da pesca e plastica di ogni genere.
Nei giorni antecedenti l’evento Carmelo Mormina, segretario dell’associazione A.S.D Octopus Sub Ragusa aveva realizzato un sopralluogo in un fondale mai ispezionato e filmato tantissimo materiale inquinante che è stato completamente rimosso.
Un grazie di cuore a tutti coloro che hanno preso parte all’iniziativa, con l’augurio che questo serva anche a sensibilizzare le persone sulla tutela del nostro ambiente e soprattutto dei nostri bellissimi mari.