Sono stati consegnati direttamente all’orfanotrofio di Azaz in Siria i tre quintali di aiuti raccolti dalla onlus monzese “Insieme si può fare”. Nella settimana di Pasqua il presidente Lorenzo Locati insieme a Salvatore Di Vinti, hanno affrontato il lungo viaggio per portare materiale scolastico a bambini che vivono ogni giorno il dramma del conflitto.
Con un’auto carica di quaderni, penne e colori sono partiti il 17 aprile da Monza, hanno attraversato l’Italia da Nord a Sud, hanno traghettato da Bari in Grecia e poi via in Turchia dove hanno incontrato il loro amico siriano Firas Kyasa. Proprio con lui il giorno di Pasqua sono entrati in Siria e hanno raggiunto Azaz.
Parte del materiale è stato consegnato da Lorenzo e da Salvatore ai bambini orfani. Altro materiale è stato lasciato alla scuola che lo distribuirà al momento del bisogno. Lorenzo, docente di educazione fisica all’ISA/LAS di Monza, è al suo quinto viaggio in Siria: il primo proprio un anno fa da qui il nome del progetto “Pasqua in Siria”. Ma questa volta l’obiettivo è stato un po’ diverso, Lorenzo ha raccolto informazioni e ha stretto contatti per dare vita a nuovi progetti. Di certo la onlus punterà sull’istruzione, ma anche alla sanità
e l’alimentazione.
«I bambini che frequentato le scuole in Siria spesso hanno perso tutto, abbiamo condiviso con loro un pranzo e quello che mi ha lasciato sorpreso, sono i loro sorrisi. Con i nostri aiuti vogliamo portare un pizzico di normalità nelle loro difficoltà quotidiane» racconta Lorenzo. Parte del materiale raccolto fra l’altro arriva dalle scuole brianzole la scuola Leonardo da Vinci di Porto D’Adda, l’istituto Preziosissimo Sangue e Istituto Hensemberger di Monza e dalla Scuola dell’infanzia di Bussero.
Durante il sopralluogo Lorenzo e Salvatore hanno fatto visita a due ambulatori medici della città e hanno constato la precarietà delle strutture, nota positiva hanno constato la presenza di medicinali precedentemente spediti dal gruppo “abbiamo visto uno sterilizzatore completamente arrugginito” racconta Salvatore. Alla Mezzaluna Rossa Siriana sono inoltre stati consegnati 20 mini Anne donati da
Brianza per il Cuore, che serviranno a formare gruppi di volontari capaci di effettuare le manovre di rianimazione cardiopolmonare.
“Dal mio primo viaggio ho visto peggiorare la situazione in maniera costante, ho visto un fiorire di nuovi campi profughi lungo tutto il confine con la Turchia. Oltre a quello di 130mila persone ci è giunta voce che ora ne vogliono aprire uno da 600mila persone in Giordania, è una pazzia” racconta Lorenzo.
“Pasqua in Siria” in anno di lavoro ha lanciato un messaggio talmente forte che sono stati già consegnati dieci container di vestiti, medicinali, viveri e giocattoli. Il progetto che ha come semplice regola raccogliere, spedire e distribuire è cresciuto a tal punto che è diventato una Onlus e ora sono già in fase di studio nuove attività. Intanto “Insieme si può fare” sta collaborando attivamente con l’associazione Arca per aiutare i profughi in viaggio verso il nord Europa che sostano alla stazione centrale di Milano e non da ultimo ieri è stato ufficializzato il progetto “Monza per la Sira” per sensibilizzare la popolazione di Monza al problema del popolo siriano, dove “Insieme si può fare” è una delle quattro associazioni promotrici.