La Redazione
Sono partiti ieri mattina da Monza con destinazione Siria. L’anno scorso è stato fatto il primo viaggio e da allora il progetto “Pasqua in Siria” è cresciuto e si è strutturato a tal punto da essere riuscito a portare oltre quindici quintali di aiuti nell’entroterra siriano (in particolare nelle campagne intorno ad Aleppo) ed agli sfollati che si trovano nei campi profughi al confine con la Turchia. Pasqua si avvicina e Lorenzo Locati e il suo carico prezioso è di nuovo in viaggio, con lui questa volta Salvatore Di Vinti. Sono con un’auto e ieri hanno attraversato l’Italia da Nord a Sud, nella notte con un traghetto da Bari sono giunti in Grecia e poi via in Turchia verso la città di Reyhalli all’estremità con la Siria, dove incontreranno il loro amico siriano Firas Kyasa. L’intenzione è di passare il confine proprio il giorno di Pasqua e di raggiungere la Azaz.
Lorenzo Locati, presidente della onlus e docente di educazione fisica all’ISA/LAS di Monza, è al suo quinto viaggio, ma questa volta l’obiettivo è un po’ diverso: oltre a consegnare materiale didattico e latte in polvere vuole cercare di creare i giusti contatti con alcune scuole locali per avviare dei progetti legati all’istruzione. «I bambini che frequentato le scuole in Siria spesso hanno perso tutto. Dando loro la possibilità di frequentare le lezioni cerchiamo di portare un pizzico di normalità nelle loro difficoltà quotidiane. In auto ho circa tre quintali di quaderni, penne e colori. Si tratta di aiuti raccolti dalle nostre scuole per le scuole siriane».
Per Salvatore De Vinti è invece il primo passo verso la Siria: «Fino a poco tempo fa per me la Siria era un paese sconosciuto ed ora è entrato nel mio cuore. Sarà un viaggio carico di forti emozioni, una nuova esperienza e spero di poter dare il mio piccolo contributo a questo popolo martoriato dalla guerra». “Pasqua in Siria” in un anno di lavoro ha lanciato un messaggio talmente forte che sono stati già consegnati sette container di vestiti, medicinali, viveri e giocattoli e tre sono in viaggio in questi giorni.
Il progetto è cresciuto a tal punto che è diventato una Onlus, settimana scorsa c’è stata la presentazione ufficiale di “Insieme si può fare” che ha trovato anche il plauso dell’amministrazione comunale di Monza.
Accanto al presidente Locati fra i fondatori ci sono 4 donne: Silvia Buzzi, Paola Gramignano, Bruna Mandelli e Patrizia Sironi. «Siamo cresciuti assieme formando una squadra unita, continuando ad operare seguendo le poche, semplici regole che ci siamo dati all’inizio: raccogliere, spedire e distribuire. Il sostegno di amici, studenti, persone conosciute lungo il nostro percorso e attraverso la rete è stato tale che abbiamo deciso di fare il grande passo e costituire una Onlus. Il nostro motto “Insieme si può fare” non poteva che diventare il nostro nome» conclude Locati. Per seguire il viaggio è attivo il gruppo su Facebook (Pasqua in Syria. Aiuti ai bambini e bambine dei campi profughi) che conta più di 5300 iscritti. Da qualche giorno è attiva anche la pagina “Insieme di può fare ONLUS”.