di Enzo Biffi
Verrebbero da fare gli auguri di buon anno, buona fine e buon inizio. In effetti questa volta parrebbe assai necessario e nello stesso tempo un poco illusorio augurare buone cose , tempi migliori e manna dal cielo. Si sa, tante più sono le ombre del mondo quanto più ci si affida ad auguri, che sono poi laiche preghiere, sommessi scongiuri. Una fede apocrifa capace di lenire un po’ la ferita quotidiana prodotta della realtà. Allora, quando sembra inevitabile subirne il piombo sulle spalle e cambiare il corso delle cose col nostro impegno appare impresa più forte di noi e della nostra volontà, ecco apparire qualche forma di labile speranza. Vane scommesse sull’avvenire, oroscopi illusori, affaticati riti scaramantici – per qualcuno perfino magie. Giusto. Sono buone compagnie o qualche volta scuse, volte a celebrare l’arte del saper vivere, del sopravvivere.
Mentre rincorro un po’ a casaccio questi confusi e un po’ cinici pensieri, inciampo in un ricordo che aiuta. Piero e la sua performance; arte e poesia mi aiutano spesso, sono bussola nel labirinto del vivere.
Piero – mi vien da dire – ha capito tutto, Piero conosce il segreto. L’augurio migliore da fare, quello che fa l’esame della realtà.
Piero sbroglia la matassa perché sa che il segreto della felicità non è sbrogliarla tutta, né augurarsi che si sbroglierà mai, ma il gesto stesso di farlo. Il gesto semplice, elegante, deciso e naturale come tutte le cose che contano davvero sanno essere e devono essere. Semplici. Eleganti. Naturali.
Il destino è un nodo dopo l’altro, una matassa di vita intricata e pre – destinata. Il fine umano è legato al dipanare matasse in eterno: sciolta una sfida, slegato un problema, inciampare in un altro e così via. Saper vivere non è altro che slegare continuamente il garbuglio cercando il nodo migliore, il più facile, pur senza arrendersi davanti all’intrico più complesso. Allora occorre avere rispetto del lavoro di sbrogliare, perché vi abita l’umana esperienza, voce d’istinto e intelligenza.
Il mio augurio aderisce alla realtà: sia per tutti un altro anno di energia e di volontà e di ricerca. Energia necessaria per nodi da sbrogliare, volontà per nuove conoscenze da acquisire, ricerca di eterni fili d’Arianna da seguire, per quest’anno e per sempre.
Piero ci fa gli auguri. Auguri perenni.