Il poggio dei cipressi

VS-Il poggio dei cipressidi Valeria Savio

Per Ledo Antinelli la morte del padre rappresenta quasi un sollievo, l’uomo, infatti, ha accudito il genitore per diciassette anni, sacrificando la propria vita, sia privata che lavorativa, sebbene il loro rapporto fosse stato sempre poco sereno e segnato da forti contrasti; unico figlio, riceve in eredità una grande tenuta nelle campagne toscane e una consistente somma di denaro, insieme a una lettera scritta a mano dal padre. Ledo è deciso a vendere la villa per poter trovare, finalmente, una tranquillità economica, spera anche di poter recuperare il rapporto con Carla, sua moglie, che si è allontanata da casa con la loro figlia. Quindi, decide di non leggere fino in fondo il messaggio in cui suo padre esordisce chiedendogli di non vendere la proprietà, e procede nel metterla in vendita ad un prezzo di molto inferiore rispetto al valore reale di mercato, pur di concludere la transazione al più presto e di lasciarsi alle spalle il passato.

Emma Lawson, facoltosa donna americana amante della Toscana e dell’arte, viene a conoscenza di questa opportunità di acquisto e, spinta dal desiderio di avere finalmente una villa in campagna e dall’ urgenza di sfuggire ad un matrimonio infelice, giunge in Italia per visitare il Poggio dei Cipressi, ne rimane affascinata e acquista la tenuta in tempi rapidissimi. Visitando il grande parco che circonda la villa, accompagnata dal custode Rino, Emma scopre che su una delle due piccole colline, nascosto dai cipressi, c’è il rudere di una chiesetta sconsacrata, legata ad un episodio tragico: nella notte del Capodanno del 1935, durante la celebrazione della messa, il tetto crollò improvvisamente sui fedeli, uccidendo una cinquantina di persone e lasciando un solo superstite, un bambino molto piccolo.

Ma la chiesetta apparentemente abbandonata nasconde altri segreti, essa è infatti legata ad un gruppo di persone molto potenti, discendenti da una antica civiltà, disposte a tutto pur di rientrare in possesso della villa che Ledo ha incautamente venduto.

Daniele Lotti, scrittore comasco autore di tre romanzi precedenti e di una biografia romanzata, propone una storia ad alta tensione ambientata in una Toscana affascinante sia per la sua bellezza che per la sua storia; sul cui sfondo i protagonisti si muovono spinti dai propri interessi personali o dalle proprie passioni, in un crescendo di eventi che sconvolgeranno le loro vite in modo irreparabile.

Primo di una trilogia, questo romanzo conferma le doti di scrittore di Lotti, capace di fondere storia reale con elementi di fantasia, e di creare intrighi coinvolgenti e originali.

 

Valeria Savio

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