Prendo la bici, passo in farmacia ma era l’automobile

di Giacomo Laviosa

Si dice che Karl Benz (Karlsruhe, 25 novembre 1844) abbia cominciato a focalizzare nella sua mente i concetti basilari della costruzione di una vettura non mossa da cavalli, osservando il funzionamento della meccanica della sua bicicletta tutte le volte che percorreva la distanza tra casa e scuola.

Arrivò alla conclusione che l’unico modo per muovere un veicolo senza bisogno di ausili esterni era di utilizzare un motore a quattro tempi, vincolato però dal brevetto di Nikolaus August Otto. La situazione si sbloccò quando, nel 1886, il tribunale diede ragione a Gottlieb Daimler nella causa proprio con Otto. Il motore a quattro tempi venne liberato da ogni vincolo legale e Benz poté così registrare il suo prototipo e la vettura su cui era montato, la Benz Patent Motorwagen con un unico brevetto, accreditandosi così come l’inventore della prima autovettura al mondo.

La Benz Patent Motorwagen del 1886 - fotografia di softeis
La Benz Patent Motorwagen del 1886 – fotografia di softeis

Si trattava di un triciclo con grandi ed esili ruote a raggi, mosso da un motore monocilindrico orizzontale a quattro tempi di circa un litro di cilindrata, che erogava una potenza di 0,8 cavalli.

A questo punto Benz era già soddisfatto per aver reso la bicicletta semovente e non pensò ad un possibile vantaggio commerciale.

Bertha Benz
Bertha Benz

Sua moglie Bertha fu molto più lungimirante a sottolineare il concetto che dietro ad un grande uomo spesso si cela una grande donna. Convinta del potenziale dell’invenzione e impaziente di dimostrarne la praticità, prese di nascosto uno dei tre prototipi e con due dei suoi figli affrontò un lungo viaggio all’insaputa del marito. Siccome dietro una grande moglie spesso si trova una grande suocera, guidò da Mannheim a Pforzheim per 104 chilometri per andare a trovare la madre.

Naturalmente l’ottimizzazione dei consumi era ancora di là da venire per cui nel tragitto dovette fare rifornimento. Si fermò comprare una scorta di solvente Ligroin alla farmacia cittadina di Wiesloch che possiamo oggi considerare come la prima stazione di servizio della storia dell’automobile.

L’iniziativa di Bertha Benz diede popolarità all’invenzione del marito, che iniziò a prenderne in considerazione la produzione in serie e la vendita. Le impressioni di guida della signora Benz servirono anche a migliorare la vettura: insoddisfatta di come affrontava le salite, chiese al marito, infatti, di aggiungere un cambio di velocità. Nell’estate del 1888, Benz vendette la sua prima auto ad un cliente francese, un costruttore di indovinate un po’?… biciclette!

 

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