“Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.”
Si apre così la Dichiarazione universale dei diritti umani, approvata il 10 dicembre 1948 dall’Assemblea dell’ONU. Il documento sancisce i diritti che dovrebbero costituire la base per una pacifica convivenza dell’umanità. In occasione del 67esimo anniversario della formulazione della Dichiarazione, il prossimo giovedì 10 dicembre a Monza, presso la Sala E Urban Center Binario 7, alle 20.45, si terrà una serata dedicata alla ricorrenza, organizzata dalla UPF – Universal Peace Federation, con il patrocinio del Comune di Monza.
“Quali diritti umani?” è il titolo dell’appuntamento. E la domanda è oggi decisamente attuale.
Se infatti quando la dichiarazione fu formulata, all’indomani della seconda guerra mondiale, l’imperativo era porre le basi perché il disastro appena accaduto potesse non ripetersi più e “salvare le future generazioni dal flagello della guerra”, come recita lo Statuto dell’Onu, ora a quasi settant’anni di distanza, da più parti del pianeta soffiano venti di guerra, alimentati da quella che viene definita da molti una ‘escalation terroristica’. Ci si chiede da più parti se sia davvero possibile combattere violenze e totalitarismi senza rispondere con le stesse armi.
Proprio a questo interrogativo vuole tentare di dare una risposta, o almeno un contributo, la serata di giovedì 10 dicembre, un momento di confronto e dibattito, che sarà introdotto da Carlo Chierico ed Ettore Fiorina della UPF Monza, e Francesca Dell’Aquila, assessore alla Cultura del Comune di Monza.
Una delle risposte possibili è forse rappresentata dalla vicenda esemplare di una donna, la leader birmana e Premio Nobel per la Pace Aung San Suu Kyi: una vita dedicata agli altri, passata attraverso prigionia e sofferenza, ma senza mai derogare dalla ricerca della verità, del bene comune, della libertà di tutti. A lei sarà dedicato l’intervento di Albertina Soliani, già senatrice della Repubblica per tre legislature e grande amica dell’attivista birmana.
La serata vedrà poi gli interventi del giornalista Daniele Biella che presenterà per la prima volta in città il libro vincitore di diversi premi letterari “Nawal – L’angelo dei profughi” (ed. Paoline) e di Fabrizio Annaro, direttore del giornale online “il dialogo di Monza – la provocazione del bene”.
Seguirà il dibattito con il pubblico in sala.
Francesca Radaelli
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