I racconti del melograno: Sudamerica in mascherina

di Francesco Troiano

Stamane, nel giro con il cane, ho scoperto questo giardino affianco a Maciachini, con una pista per le macchinine e un campo di basket.

C’è un ragazzo che si allena da solo a fare canestro.

Vedo me stesso ragazzino con il pallone da basket al Sempione passare le ore a sbagliare i tiri, recuperare e ripartire. Non sono mai diventato un cestista (non ne avevo l’altezza sia nel fisico che nella bravura), ma la pallacanestro mi ha insegnato l’importanza del gioco di squadra e della visione d’insieme.

Sotto un portico moderno c’è un gruppo di ballerine sudamericane rigorosamente con la mascherina. “la fuerza de l’amor di esta noche” canta la loro musica che sa di Cile e Intillimani, e si posa sui marciapiedi e sui tettucci delle poche auto della domenica. Sono brave le ragazze creole, precise nei movimenti, corpicini frizzanti e le braccia ondeggianti come gli alberi delle foreste di Temuco.

C’è un sole forte, e sono forti le folate d’aria all’ombra.

La loro “fuerza” supera l’assurdità di questi tempi. C’era, in quella visione, un insegnamento di rispetto delle regole e al contempo la voglia di reagire a tutto ciò che una malattia, invece, cerca di distanziare, sopprimere, farti dimenticare.

Grazie ragazze.

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