di Ilaria Beretta
C’è una città in Canada che adotta medici dai Paesi emergenti. Si tratta della città di Hamilton, in Ontario, dove l’università locale «McMaster», in collaborazione con tutti gli ospedali del posto, ha deciso di ospitare giovani dottori dall’Africa e di regalare loro un corso di specializzazione di qualche mese. In base alle proprie esigenze i dottori, provenienti da nazioni come Uganda e Guyana, in Canada studiano come curare le fratture più complesse o somministrare anestesie in modo sicuro anche in condizioni precarie.
L’obbiettivo è tornare in patria con più competenze a servizio dei pazienti e dei giovani studenti di medicina. «Abbiamo imparato negli anni – ha spiegato il responsabile del programma di un ospedale coinvolto – che per fare la differenza non basta mandare medicine e attrezzature, ma serve formare nuovi medici».
All’università Makerere di Kampala, in Uganda, circa il 70 per cento degli iscritti alle facoltà scientifiche hanno partecipato a questo programma di scambio che viene sostenuto dalle donazioni di tanti. Ognuno può scegliere di sponsorizzare uno specifico dottore con una sorta di «adozione» mensile oppure regalando una somma una tantum per la sua formazione: alla fine del corso i medici specializzati incontreranno la persona che li ha sostenuti nei loro studi.