di Daniela Zanuso
Ecco come una piccola città indonesiana ha trasformato i rifiuti organici in elettricità.
Solo un decennio fa, Kendari era tra le città più sporche dell’Indonesia. I bidoni traboccavano di sacchi con avanzi di cibo in decomposizione, bottiglie di plastica, vetro, carta. La raccolta di spazzatura era stata sospesa per settimane, attirando mosche e scarafaggi.In poche parole una città sporca, puzzolente e malsana.
A distanza di dieci anni, Kendari, una città di mezzo milione di persone nella provincia sud-orientale del Sulawesi, si è stata trasformata in modo spettacolare. Oggi è la città più pulita dell’intera nazione. I camion della spazzatura puliscono le strade due volte al giorno e raccolgono 150 tonnellate di rifiuti. Anche i residenti hanno preso l’abitudine di smistare e riciclare i loro rifiuti domestici.
La svolta è stata decisa dell’amministrazione e un ruolo importante in questa rivoluzione verde l’ha avuto l’Indipendent Energy Village costruito appositamente per produrre gas metano dai rifiuti organici. L’investimento di 20mila dollari ha dato i suoi frutti. Una parte del gas prodotto viene smistato in 220 abitazioni dei più poveri della zona che lo ricevono gratuitamente e lo usano come combustibile al posto del più caro e tossico kerosene.
È incoraggiante vedere come la comunità indonesiana sia diventata proattiva nella gestione dei rifiuti dai quali oggi riesce a raccogliere consistenti profitti . A dimostrazione di come l’impegno nel rendere la città più pulita possa influire positivamente sulla vita di tutti, offrire qualche agevolazione ai più poveri e al tempo stesso proteggere l’ambiente.