Vedere la città da un punto di vista originale? Magari affacciati su una riva del lago di Como? In questo caso dovete andare a Villa Olmo, perché lì si parla di paesi e metropoli attraverso gli occhi, il gusto e la storia di artisti del Novecento.
“Ritratti di città. Urban Sceneries. Da Boccioni a De Chirico, da Sironi a Merz a oggi.”
Così’ si intitola la rassegna – e per vederla c’è tempo fino al prossimo 16 novembre, seconda tappa di un progetto più complesso curato da Flaminio Gualdoni.
Ovviamente la visione urbana è riferita alle città del presente, alla vitalità degli agglomerati…
La pensavano così i Positivisti nell’800. Un concetto che poi i Futuristi fecero loro, declinandolo in modo diverso . E, infatti, si parte da Umberto Boccioni per raccontare la forza del paesaggio urbano. Un mondo ricco di rumori, espressione di un fare continuo e incessante, nelle tele firmate da Balla, Depero, Dottori.
Meno aggressive le città metafisiche di Giorgio De Chirico, monumentali quelle di Sironi, critiche quelle di Mario Mafai, Renato Guttuso e Salvatore Fiume, legate a una diversa concezione dell’uomo e del suo abitare le città in uno determinato periodo Storico.
Nel dopoguerra, il primato del paesaggio urbano perde quota. La ricerca si orienta verso l’astrazione, con maggiore libertà di interpretazione e nuove poetiche. La Fotografia aiuta a interrogare l’immaginario urbano. In mostra nomi importanti come Gabriele Basilico e Luigi Ghirri.
Lo scultore Arnaldo Pomodoro, il più noto e amato tra gli scultori italiani ha realizzato un’opera proprio per questa rassegna.
Tra gli artisti giovani, il cinquantenne Marco Petrus è quello che ha indagato sul tema delle città. Anzi la sua cifra distintiva offre sempre una personalissima visione della città.
Affrettatevi, è una bella rassegna e novembre è il mese giusto per la visita di Villa Olmo.
Daniela Annaro