Run4dignity: correre per la dignità

runSabato e domenica si è disputato, tra i monumenti latini di Roma, il campionato mondiale di marcia e   anche la nostra buona notizia di oggi veste panni «sportivi»… E precisamente indossa scarpe da tennis. Già, perché proprio le calzature da ginnastica (di tutte le forme e dimensioni, purché comode e atletiche) sono al centro della campagna di solidarietà lanciata dal Pime (Pontificio istituto missioni estere) di Milano, il quale – in occasione dell’annuale fiera del commercio equo e solidale Tuttaunaltrafesta – propone una grande colletta di scarpe da ginnastica da mandare in Guinea Bissau, Myanmar e Brasile (dove non a caso quest’anno si disputano i giochi olimpici).

L’iniziativa solidale si chiama Run4dignity, è attiva fino al 22 maggio e sostiene tre progetti diversi del centro missionario nel mondo. In Guinea Bissau, per esempio, è suor Alessandra Bonfanti ad aspettare le scarpe nuove dall’Italia: il suo sogno è regalarle alle allieve delle scuole gestite dalle religiose che si diplomeranno con buoni voti: un vero premio visto che nel Paese non ci sono negozi di calzature. In Myanmar, invece, le scarpette finiranno ai piedi di bambini orfani o disabili con i quali lavorano i volontari del Pime, ma saranno acquistate sul posto con il ricavato della vendita delle sneakers arrivate all’istituto missionario un po’ malandate.

A sostenere la causa del Brasile, invece, è il vescovo Giuliani Frigeni che, prima di diventare monsignore, fondò a Parintins una città sul Rio delle Amazzoni un centro educativo per 600 bambini: «I nostri ragazzi, e anche le ragazze, sono spesso invitati a competizioni sportive contro le altre scuole a cui a volte non possono partecipare perché non hanno le scarpe adatte. La campagna Run4Dignity potrebbe aiutarci a fornire le scarpe da corsa, da tennis o da ginnastica ai ragazzi che si impegnano di più negli sport».

Ilaria Beretta

www.suppost.it

image_pdfVersione stampabile