Lo scorso 7 novembre si è svolto un convegno presso il centro diurno Stellapolare alla presenza di Enzo Biffi, artista del gruppo Koiné di Lissone, e responsabile artistico de Il Dialogo di Monza, intervistato dalla redazione di Scaccomatto.
L’incontro ha aperto il ciclo di eventi “Diversa – Mente Scacco Matto” che vedrà protagonista la Redazione, grazie alla collaborazione tra il Dialogo di Monza e Stellapolare e con il sostegno della Fondazione Comunità Monza e Brianza.
Interessanti e stimolanti le risposte che di volta in volta Enzo Biffi ha presentato al pubblico presente: “L’artista è come una spugna, quindi è impossibile per lui non percepire i cambiamenti e le spinte esterne”. Artisti.. tutti noi siamo artisti, se, come è stato detto, siamo portatori di una sensibilità che, se fatta emergere, potrebbe essere veicolo di comunicazione artistica.
Ad aprire il convengo un filmato con le opere di arte contemporanea di Koiné. Commovente, in particolare, l’immagine dell’artista steso nudo a terra, coperto di farina, nel corridoio di una fabbrica abbandonata che, andandosene, lascia la sua impronta.
Il mettersi nudi, nel senso reale e figurato del gesto, è il mostrarsi per ciò che si è, senza difese, “mettendosi a disposizione” degli altri. Significa voler lasciare una traccia di sé.
Una forma di arte che può piacere o meno, ma che non può lasciare indifferente lo spettatore, soprattutto perché tante opere sono legate a particolari momenti. Uno per tutti: la “Giornata della memoria”, con tutti i significati umani e storici che essa porta con sè.
Risulta interessante l’insistenza nelle opere di Enzo Biffi di elementi umili, a volte “primordiali”. Si pensi al sale e al pane, ricompensa, un tempo, per gli “ultimi lavoratori”. E così, c’è un’opera fatta con il sale ed altre con il pane, molto simboliche, in primis, per i materiali utilizzati: resta ad ognuno recepire il significato ed interpretarle. L’arte in genere è sempre legata alla natura ma non solo.
Le opere di Koiné sono pensate in luoghi sempre nuovi, a volte abbandonati da tempo per trovare, scoprire e far conoscere spazi nuovi, insoliti e significativi. La scelta dei luoghi, cosi come l’uso della mano sinistra (per un destrimano) è un modo per uscire dagli schemi, darsi e trovare altre possibilità, senza dare limiti alla propria libertà e creatività.
Ma a cosa serve l’arte? E’ una delle domande poste ad Enzo Biffi. Una domanda difficile, personale e dalle infinite risposte. In primo luogo si è definita l’arte come una forma di comunicazione idonea a trasmettere sensazioni, emozioni e sentimenti che nascono in noi a seconda di ciò che vediamo e percepiamo nella nostra quotidianità. E così, in questa società, dove non vige più la dimensione del silenzio, l’opera artistica aiuta e stimola l’osservatore a fermarsi, a pensare, a riflettere e dare un significato altro all’esistenza, proprio attraverso l’arte.
Il prossimo appuntamento, in programma per mercoledì 3 dicembre, presso l’Oasi San Gerardo, dalle ore 18.00 alle ore 19.30, vedrà protagonista il vicesindaco Cherubina Bertola.
Ettore e Loretta dalla Redazione di Scacco Matto