Libertà rampanti è il titolo dello spettacolo che mercoledì 1 febbraio ore 21.00 – inaugura la sezione “Altri percorsi” al Teatro Manzoni di Monza. Protagonisti di questa indagine a tre voci sulla libertà sono Mario Perrotta, Vito Mancuso e Sara Chiappori.
Si tratta di un affascinante percorso da Sofocle a Calvino, passando per le suggestioni di Sant’Agostino, Voltaire, Shakespeare, Dostoevskij, Morante, sulle tracce dei mutamenti che la parola libertà ha conosciuto nella storia della cultura occidentale.
«Libertà è una parola che segna con forza la nostra contemporaneità» – afferma Perrotta – «soprattutto dopo che la pandemia ancora in corso ci ha ricordato drammaticamente il senso delle parole segregazione, isolamento, costrizione, solitudine. Oggi, dopo anni di clausure più o meno stringenti, ognuno di noi vorrebbe essere “libero”. Questo desiderio profondo e ancestrale di libertà, però, si scontra – e da sempre – con la libertà dell’altro, di chi mi sta accanto, di chi mi abita di fronte, di chi ha idee diverse dalle mie.
E allora è il momento di riparlare di libertà, di riflettere su quel passaggio delicato e fondamentale in cui la “mia” libertà diventa la “nostra” libertà».
Da queste riflessioni è nato Libertà rampanti, primo atto del nuovo progetto teatrale di Mario Perrotta (Penso che dovrei volare – 2022-24) che svilupperà attorno al concetto di libertà. In scena Perrotta sarà accompagnato dal teologo Vito Mancuso e dalla giornalista e critica di Repubblica Sara Chiappori, per un’indagine a tre voci tra letteratura, musica, teatro e filosofia.
La settimana prosegue con lo spettacolo di prosa “Le nostre anime di notte! ” nei giorni 3, 4, e 5 febbraio. Uno spettacolo teatrale tratto dall’omonimo romanzo di Kent Haruf, che vede il ritorno di Lella Costa ed Elia Schilton con la regia di Serena Sinigaglia.
Addie e Louis, entrambi vedovi ultrasettantenni, che vivono da soli a pochi metri di distanza, si conoscono da anni, perché Addie era buona amica di Diane, la moglie scomparsa di Louis, ma in realtà non si frequentano, almeno fino al giorno in cui Addie fa al vicino una proposta piuttosto spiazzante.
Dal momento che, dopo la scomparsa del marito, ha delle difficoltà ad addormentarsi da sola, invita Louis a recarsi da lei per dormire insieme. Non si tratta di una proposta erotica, ma del desiderio di condividere ancora con qualcuno quell’intimità notturna fatta soprattutto di chiacchierate nel buio prima di cedere al sonno.
Ma la società non è pronta a concedere, a chi entra nel terzo tempo della vita, un sogno romantico.