Si apre la porta santa, anzi si è già aperta

papa 1Perché anticipare il giubileo? Cari fratelli e sorelle,  ho pensato spesso a come la Chiesa possa rendere più evidente la sua missione di essere testimone della Misericordia. È un cammino che inizia con una conversione spirituale. Per questo ho deciso di indire un Giubileo straordinario che abbia al suo centro la misericordia di Dio.
Questo Anno Santo inizierà nella prossima solennità dell’Immacolata Concezione e si concluderà il 20 novembre del 2016, domenica di Nostro Signore Gesù Cristo, re dell’universo e volto vivo della misericordia del Padre”.

Dunque è la Misericordia  il tema scelto da Francesco per il Giubileo straordinario, Giubileo che inizia con l’apertura della porta santa. E qui, a proposito di apertura della porta santa, ancora una volta Papa Francesco ha stupito tutti: come annunciato il giorno di tutti i santi, il Papa ha voluto che domenica 29 novembre, data ufficiale di inizio del Giubileo, fosse il continente africano, la periferia del mondo, ad essere protagonista del Giubileo della Misericordia.

papa apre la porta Santa Bangui
Papa Francesco apre la porta santa a Bangui, Repubblica Centroafricana. E’ la prima volta che il Giubileo inizia lontano da Roma

 

Da Bangui, capitale della Repubblica del Centro Africa, il Papa ha lanciato un segnale inequivocabile: la chiesa deve ripartire dalla periferia, dalle zone più povere e disagiate del pianeta e da queste regioni iniziare un nuovo cammino che conduca la chiesa a dialogare con l’occidente e la modernità.

Ma torniamo alla domanda: qual è il motivo autentico per cui Papa Bergoglio ha sentito il desiderio di riaprire la porta che conduce ad un periodo speciale di Misericordia e Perdono?

L’8 dicembre, Immacolata Concezione, riflettori puntati sulla Basilica di san Pietro: nuova apertura della Porta Santa, questa volta a Roma, nella città Eterna, come tradizione vuole. L’apertura della Porta Santa significa offrire ai fedeli un percorso straordinario verso la salvezza. La porta verrà richiusa e murata per la fine dell’Anno Santo il 20 novembre 2016. Quello indetto da Papa Francesco è un Giubileo straordinario come lo furono, nel secolo scorso, quelli del 1933, indetto da Pio XI, e quello del 1983, indetto da Giovanni Paolo II.

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La porta santa della Basilica di san Pietro a Roma

Il significato che la Chiesa cattolica ha dato al giubileo, che riprende il nome da quello ebraico Jobel, è di carattere spirituale. Consiste in un perdono generale, un’indulgenza aperta a tutti, e quindi, nella possibilità di rinnovare o di ritrovare il rapporto con Dio e il prossimo.

Per gli Ebrei, il giubileo cadeva ogni 50 anni e in quell’anno si doveva restituire l’uguaglianza a tutti i figli d’Israele, offrendo nuove possibilità alle famiglie che avevano perso le loro proprietà e perfino la libertà personale.

Ho scelto la data dell’8 dicembre – scrive Papa Francesco in  Misericordiae Vultus, la bolla del nuovo Giubileo – perché è carica di significato per la storia recente della Chiesa. Aprirò infatti la Porta Santa nel cinquantesimo anniversario della conclusione del Concilio Ecumenico Vaticano II. La Chiesa sente il bisogno di mantenere vivo quell’evento. Per lei iniziava un nuovo percorso della sua storia. I Padri radunati nel Concilio avevano percepito forte, come un vero soffio dello Spirito, l’esigenza di parlare di Dio agli uomini del loro tempo in un modo più comprensibile. Abbattute le muraglie che per troppo tempo avevano rinchiuso la Chiesa in una cittadella privilegiata, era giunto il tempo di annunciare il Vangelo in modo nuovo”.

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L’interno della Basilica di san Giovanni in Laterano. La Porta Santa della Basilica si aprirà dopo l’aperura di quella di san Pietro

E ancora, sempre dallo stesso testo “È proprio di Dio – scrive Bergoglio – usare misericordia e specialmente in questo si manifesta la sua onnipotenza.  Le parole di san Tommaso d’Aquino mostrano quanto la misericordia divina non sia affatto un segno di debolezza, ma piuttosto la qualità dell’onnipotenza di Dio… Dio sarà per sempre nella storia dell’umanità come Colui che è presente, vicino, provvidente, santo e misericordioso… « Dio è amore » (1 Gv 4,8.16), afferma per la prima e unica volta in tutta la Sacra Scrittura l’evangelista Giovanni. Questo amore è ormai reso visibile e tangibile in tutta la vita di Gesù. La sua persona non è altro che amore, un amore che si dona gratuitamente. Le sue relazioni con le persone che lo accostano manifestano qualcosa di unico e di irripetibile. I segni che compie, soprattutto nei confronti dei peccatori, delle persone povere, escluse, malate e sofferenti, sono all’insegna della misericordia. Tutto in Lui parla di misericordia. Nulla in Lui è privo di compassione”.

La Misericordia, dunque, quale carattere profondo del mistero di Dio che accomuna le grandi religioni monoteistiche e che estende la sua attrazione all’intera umanità. Misericordia in quanto parola centrale del linguaggio universale dell’anima, in grado di riscoprire la dimensione spirituale dell’uomo, delle persone. Misericordia per il grande valore che assume nella storia della chiesa.

E per chi non crede? Ci sarà un Giubileo? Sono sempre stato allergico a queste divisioni, a queste etichette, a queste schematizzazioni. Il confine fra credente e non credente è veramente sottile, impercettibile. In verità mi sembra una questione d’altri tempi.

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La Basilica di San Pietro a Roma. ” Le parole di san Tommaso d’Aquino – scrive Bergoglio – mostrano quanto la misericordia divina non sia affatto un segno di debolezza, ma piuttosto la qualità dell’onnipotenza di Dio

Le Porte Sante delle altre basiliche verranno aperte successivamente all’apertura della Porta della Basilica di San Pietro. Il rito dell’apertura della porta di San Pietro è stato sempre molto solenne, vedremo se papa Bergoglio vorrà semplificare, secondo il suo stile minimale, anche questa cerimonia.

Fabrizio Annaro

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