Si può viaggiare in bici con pochi soldi?

da bikeitalia

Il cicloturismo è una tipologia di viaggio economica? Sicuramente andando in bicicletta si risparmia sulle spese per trasporti, benzina, parcheggi e quant’altro, ma non è detto che viaggiare in bici sia in assoluto più economico. Il grosso della spesa in un viaggio lo fanno soprattutto la destinazione, l’alloggio e i pasti, e in questo la bici non c’entra. Anzi, per un cicloturista alle prime armi c’è in più il problema della spesa iniziale, per l’acquisto degli accessori (borse, portapacchi e vari) e a volte della bici stessa.

Quindi, esiste un modo per viaggiare in bici con pochi soldi? Spendendo poco per l’attrezzatura e ancora meno per i giorni di viaggio?
Sì, è possibile, basta ricordarsi che volere è potere e se viaggiare in bici è una vera passione, alla fine si trova sempre un modo non dispendioso per dare strada alle proprie pedalate.
Quando ero un cicloturista della prima ora, tra il 2008 e il 2009, i soldi non erano molti ma questo nuovo modo di viaggiare da poco scoperto mi aveva rapito e tutto quello che volevo era pedalare per le strade d’Italia e d’Europa. Dovevo trovare un modo per viaggiare in bici con i pochi soldi che avevo, comprare un’attrezzatura minima e riuscire a stare fuori diversi giorni.

Una bici economica da viaggio

A meno che non si intendano percorrere strade sterrate, o salite impervie, una normale city bike può andare bene anche per un viaggio in bicicletta di qualche giorno. Da anni viaggio con una city bike pagata poco più di 100 euro e ci ho fatto anche un viaggio di 4000 km compreso qualche sterrato. Probabilmente ho sofferto le sollecitazioni più di quanto avrei fatto con una mtb ammortizzata e sacrificato qualche km/h di velocità che mi avrebbe garantito una buona bici da viaggio, ma alla fine dei conti sono arrivato sempre a destinazione e questo è quello che conta.

Accessori e attrezzatura economica per cicloturismo

Per quanto riguarda la scelta degli accessori, il kit minimo di sopravvivenza è così composto:
– borse economiche da viaggio (non impermeabili, si possono rendere impermeabili con delle buste di plastica)
– corde elastiche
– kit riparazione camera d’aria (pompa, 2 leve per estrazione copertone, toppe e colla, convertitore valvole presta/schrader)
– kit meccanica base (cacciaviti, brugole, tiraraggi)
– attrezzatura da campeggio (tenda, sacco a pelo, stuoino, fornelletto).

Il resto, e parlo di specchietto, scarpe con attacchi, guantini, occhiali da sole, contachilometri, ciclocomputer, non è strettamente necessario e almeno finché non diventerete degli appassionati ne potrete fare a meno.
Una piccola eccezione andrebbe fatta per la sella. La bici in questione monta una sella di serie che non mi ha mai dato problemi, ma in caso contrario mi sarei adoperato per una sella nuova visto che è li che trascorro un terzo della giornata in viaggio.

Abbigliamento economico per viaggiare in bici

Per quanto risparmiare sia importante, si deve fare attenzione a farlo sulle giuste cose, evitando di compromettere la sicurezza e il comfort di base. Per quanto riguarda l’abbigliamento infatti, una maglia traspirante è decisamente più indicata di una qualsiasi maglia di cotone. Non si rimane ore con il sudore sulla schiena e ormai maglie di questo genere si trovano anche a prezzi ragionevoli.
D’altra parte, non ho mai indossato pantaloncini tecnici, o imbottiti, né scarpe con attacco, e ho sempre pedalato bene. Solo in caso di pioggia, ho un paio di pantaloni lunghi impermeabili molto utili, pagati 30 euro, un prezzo ancora accessibile.

Il primo viaggio in bici in Sardegna: 130 euro

Più per una sfida personale che per una reale esigenza, nell’aprile del 2008 ho deciso che avrei affrontato il mio primo viaggio in bicicletta, in Sardegna, praticamente senza soldi ad eccezione di quelli per il traghetto. Il tour prevedeva 4 giorni e il cibo da portare non sarebbe stato tantissimo: un integratore di pappa reale, 3 barrette di cioccolato, un panino e una confezione di pasta precotta da cucinare con il fornelletto, al giorno, più un po’ di frutta che avrei trovato per strada. Scorta d’acqua di 7 litri più altra presa dalle fonti.
Avevo la tenda ma l’ho usata solo una volta, in una pineta, mentre le successive due notti ho trovato posto rispettivamente in una casa cantoniera e in una casa abbandonata.
Partito da Olbia, sono arrivato a Cagliari dopo 4 giorni e solo allora mi sono concesso una cena fuori e una notte in ostello con doccia.
Costo del viaggio:
– treno regionale Roma Civitavecchia A/R: 10 euro
– traghetto Civitavecchia-Golfo Aranci e Cagliari-Civitavecchia: 60 euro
– 1 notte in ostello: 20 euro
– 1 cena al ristorante: 15 euro
– spesa comprata a casa e portata in viaggio: 25 euro


Viaggio in bici da Roma a Firenze: 50 euro

Un altro viaggio in bici tutto al risparmio è stato quello da Roma a Firenze in tre giorni. Non era in programma e non avevo molti soldi da destinare al viaggio ma era luglio e il sole splendeva, non avevo ancora mai pedalato attraverso le colline toscane della Valdorcia e volevo farlo. Per i 9 pasti previsti (3 colazioni, pranzi e cene) ho portato solo cibo freddo da casa, come panini, biscotti, crackers e altro, spendendo intorno ai 25 euro. Le due notti le ho trascorse in tenda in riva al lago di Bolsena e su una panchina nel centro di Siena, assolutamente tranquillo e lontano da pericoli.
Arrivato a Firenze nel primo pomeriggio del terzo giorno, ho preso subito un treno regionale per Roma avendo visitato già in altra occasione il capoluogo toscano.
Costo del viaggio:
– treno regionale Firenze-Roma: 15 euro
– spesa comprata a casa. 25 euro
– spesa aggiuntiva comprata in viaggio: 10 euro

Alcuni semplici consigli

– Programmare un viaggio che abbia partenza da “sotto casa” con arrivo in qualche destinazione da cui è economico il rientro.
– Fare la spesa e portare in viaggio cibo proprio almeno per i primi due, tre giorni, fin quando è in grado di conservarsi, e altro che si conservi a lungo.
– Fare campeggio libero (o se è estate anche bivacco) o considerare le soluzioni Couchsurfing/Warmshowers.

Qualcuno potrà dire che il bello del viaggio è anche una doccia calda dopo una lunga tappa, una cena gustosa e un letto comodo. Ognuno quindi è libero di viaggiare in bici nel modo in cui più lo gratifica, ma non tutti hanno le stesse esigenze e le stesse facoltà economiche, e soprattutto quando si è giovani per la propria passione tutto è lecito, anche passare una notte in strada mangiando un piatto freddo. A patto che sia sotto una stellata magnifica, però.

 

 

 
 
 

 

 

 

 

 

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