A un anno dall’inaugurazione, SLAncio presenta: L’Albero delle vite racchiuse e il Mosaico della Solidarietà. Arte e Cultura si schierano con SLAncio e sfidano le terribili malattie come SLA e Stati Vegetativi.
Sabato 17 gennaio alle ore 16 nell’ambito di SLAncio Day, giornata dedicata al primo anno di attività della Casa che accoglie 71 persone malate di SLA, in Stato Vegetativo e a fine vita, saranno inaugurate le opere artistiche “L’Albero delle Vite Racchiuse” e il “Mosaico della Solidarietà”.
“E’ passato giusto un anno da quando abbiamo tagliato il nastro – afferma Roberto Mauri, direttore del Centro -, ma la sfida è ancora aperta. La sfida nella ricerca di una maggiore serenità e di una più intensa attività che allevia e solleva dalla sofferenza. SLAncio è una struttura di eccellenza che ha lo scopo di assistere e migliorare la vita delle persone che soffrono di patologie neurovegetative e dei loro familiari.”
Visitando il Centro si percepisce una straordinaria serenità: malgrado si conviva con una grande sofferenza, agli operatori, ai familiari non si spegne il sorriso, non manca il saluto. SLAncio è un luogo di ascolto, di premure, di cure amorevoli e di competenti servizi medici.
In questa battaglia servono oltre che umanità e spirito di servizio, anche collaborazione con le Istituzioni pubbliche, private e sanitarie, ma anche con Arte e Cultura.
“L’incontro fra mondo socio-sanitario con la sfera dell’ Arte e della Cultura è decisamente auspicabile – commenta Mauri – perché ci avvicina con maggiore intensità e maggiore consapevolezza al senso di un patire, che rimane pur sempre misterioso, pure sempre enigmatico. Con questo spirito abbiamo accolto l’idea di installare queste opere come l’Albero delle Vite Racchiuse e il Mosaico della Solidarietà, così come abbiamo accolto anche altre iniziative che hanno introdotto la bellezza dell’arte e soprattutto il suo linguaggio consolante e profetico.
Queste iniziative e questi eventi contribuiscono a far conoscere il Centro – conclude Mauri – perché SLAncio non è proprietà de La Meridiana, ma un bene comune per il territorio. Per questo abbiamo deciso di rivolgerci ai cittadini, perché vengano a trovarci e sostengano questo Progetto.”
Dunque L’arte racconta. Lo fa con il suo potere speciale, la sua capacità unica ed originale di descrivere, rappresentare, profetizzare.
“L’Albero delle Vite Racchiuse” e il Mosaico della Solidarietà, sono idee di Aldo Bottoli, dell’Accademia Belle Arti di Macerata e realizzate coralmente da un team di giovani artisti e di esperti.
“L’Albero delle Vite Racchiuse è opera collettiva e rituale – spiega Aldo Bottoli – rappresenta una fusione di significati, di relazioni e gesti condivisi. Un’opera che desidera raffigurare il mondo della malattia neurovegetativa, mondo enigmatico fonte di interrogativi, itinerari complessi, paure, speranze.”
L’opera evoca un grande albero, simbolo della vita e degli itinerari dell’esistenza, è collocata su una parete nell’atrio della struttura e si adorna di 71 formelle in rame smaltato con raffigurato in ciascuna di esse un disegno che testimonia, con discrezione e delicatezza, la vita, la sofferenza e la speranza degli ospiti di SLAncio.
Durante la giornata, sempre sabato 17 gennaio, seguirà l’inaugurazione del “Mosaico della Solidarietà”. Ogni piccolo tassello del Mosaico servirà a dare forma a una grande opera solidale che condivide e sostiene il progetto. Sulle formelle de Il Mosaico della Solidarietà si potrà incidere il nome del donatore o della persona cara che si vuole ricordare.
Fabrizio Annaro
La Meridiana
Una vita dedicata agli anziani, alla cura delle persone che vivono in grave sofferenza, come gli stati neurovegetativi, un’attenzione costante alla fragilità. La cooperativa “La Meridiana” nasce 38 anni fa a Monza, da un gruppo di volontari della Parrocchia san Biagio. Oggi La Meridiana è un’ impresa sociale formata da 85 soci, 95 volontari, oltre 300 operatori tra cui professionisti e consulenti. Era il 1976 quando un gruppo di ragazzi dell’oratorio monzese, animati dal desiderio di “fare il bene”, di “farlo bene” e di vivere il Vangelo con semplicità e concretezza, portava la legna da ardere agli anziani soli. Nel 1983, ecco “Cascina Costa Bassa”, Centro Diurno Integrato, uno dei primi in Italia e in Lombardia. Si continua nel 1994 con “Il Sorriso” e nel 2001 il Cardinale Carlo Maria Martini inaugura il Centro Polifunzionale San Pietro destinato a persone anziane non autosufficienti. Subito dopo i progetti innovativi: l’Oasi di Monza, il Centro Maria Bambina di Bellusco, il Centro Polifunzionale Ginetta Colombo di Cerro Maggiore, modelli sperimentali intermedi fra l’abitazione e la casa di riposo.
Da ultimo Progetto SLAncio, la casa che ospita 71 persone malate di SLA, in Stato Vegetativo e ricoverate in Hospice.
Fare una donazione a SLAncio significa sorreggere i pazienti e le famiglie, diffondere speranza, contrastare la solitudine della malattia.”
Se desiderate aiutare gli amici di SLAncio Conto Corrente Bancario IBAN: IT87N0521601630000000003717 intestato a La Meridiana Due SCS
Info www.progettoslancio.it – www.cooplameridiana.it