Marta, quarantenne monzese, è una donna come tante, divide il proprio tempo fra lavoro e famiglia, ha una bambina ancora piccola e un marito sul quale contare nell’organizzazione della routine quotidiana. Eppure, non tutto è come sembra; il loro rapporto è in equilibrio instabile da quando ella ha scoperto di aver subito un tradimento nel periodo in cui era in attesa della figlia, da allora, è costantemente indecisa su quale posizione prendere riguardo al futuro di questo matrimonio.
Quando incontra casualmente Wolf, un suo vecchio amore dei tempi dell’adolescenza, anch’egli sposato, Marta si lascia coinvolgere in una breve ed intensa storia di passione che non potrà avere un seguito, malgrado entrambi lo vorrebbero. Wolf, infatti, muore improvvisamente, e Marta viene a saperlo dal filglio di lui, Mark, un ragazzo introverso e sensibile.
Provata da quest’episodio traumatico, la donna inizierà un cammino introspettivo che la condurrà a rivedere tutti i suoi rapporti interpersonali, cominciando da quello con sua madre, da sempre conflittuale; riscoprirà l’importanza dell’amicizia e riuscirà finalmente ad elaborare ciò che è avvenuto con suo marito, ritrovando, anche, una parte di se stessa che credeva perduta.
Michela Milani, educatrice e formatrice, in questo romanzo di esordio ha saputo creare un bel personaggio femminile; Marta, infatti, è una donna generosa, attiva e razionale, che si misura con piccoli e grandi problemi, senza lasciarsi vincere dallo sconforto. Capace anche di mettersi da parte , se necessario, è un’eroina moderna che potrebbe avere gli occhi di ogni donna che incrociamo in strada per caso, oppure il viso di quella che vediamo riflessa nella vetrina in cui noi stesse ci stiamo specchiando.
Valeria Savio