Sulle ali dell’Ippogrifo nel mare di tela di Anna Maria Nanni

dal blog di Salvatore Giannella

Cesenatico (Forlì-Cesena), giugno 2018. Cammino lungo la spiaggia libera, ai confini tra terra e mare, con alle spalle il grattacielo e il Grand Hotel. L’aria della notte si tinge di rosso, presagio di calure pomeridiane. Gli ombrelloni ancora chiusi trattengono la frescura. Più tardi i gesti rapidi dei bagnini genereranno ombre circolari sulla sabbia.

Entro in acqua lentamente, bagliori nuovi confondono la schiuma luminosa generata dal ritmo senza tempo del mare. Lascio impronte fugaci sulla sabbia bagnata. La meridiana d’ombra segue il tempo della vita.

“Concerto all’alba”

Ascolto il dialogo d’amore inconsapevole tra terra e acqua. Donare e ricevere, modificare e rigenerare. Tutto in una continuità che non conosce monotonia. La buca scavata da un bambino diventa gioco per l’acqua che scivola e trascina e per la sabbia che resiste e riempie.

“Vortice”

Seguo i richiami dei gabbiani che graffiano lo sciabordìo delle onde. Le note dei concerti all’alba affiorano lentamente dalla memoria. Io grata e silenziosa, come un piccolo mollusco, mi lascio invadere dalla musica.

“Concerto al mare”

Emozioni, desideri, sofferenze e riscatti prendono il passo di ballerine spagnole e francesi. Le musiche delle Quattro stagioni di Vivaldi e della Marcia turca di Mozart colorano i volteggi dei loro abiti, disegnando un grande inno alla vita.

“Danzatrice francese”

Ritorno da questo viaggio con sentimenti di gratitudine verso Anna Maria Nanni, artista che discende da una famiglia di fotografi e di musicisti e che ha percorso tutte le strade della sua vita con lo stesso impegno e la stessa forza.

Grazie, cara amica, per avermi ricondotta a un dialogo con il mare che troppi rumori rivieraschi avevano interrotto. Sono certa che il tuo racconto, dipinto sulle Tende da mare 2018, sarà alimento rigenerante anche per chi pratica l’economia dell’ospitalità.
Mi piacerebbe, questo prossimo inverno, trovare nei luoghi pubblici, nei ristoranti, nei caffè di Cesenatico, le tue finestre sul mare. Scaldare la memoria nelle giornate fredde sarà come rinnovare un appuntamento, un pensiero alla prossima estate, quando torneremo a volare con te sull’Ippogrifo. Perché guardare dall’alto è guardare lontano.

“Ippogrifo”

 

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