di Francesca Fumagalli
Lo scorso 14 dicembre il Teatro Binario 7 ha inaugurato la rassegna Young Adult con lo spettacolo “Super!” a cura di Mauro Parrinello e Simone Schinocca.
Il progetto, che ha visto Valentina Aicardi, Andrea Fazzari, Mauro Parrinello e Marco Taddei divertirsi sul palco in innumerevoli cambi costumi, è il primo di cinque rappresentazioni che il teatro monzese dedica a quella particolare fascia di età tra gli 11 e i 13 anni, nella quale i ragazzi sono ormai pronti per abbandonare il cosiddetto teatro famigliare dai toni unicamente rosa e fantastici per approcciarsi a tematiche più impegnative e vicine al mondo contemporaneo, sempre con ironia e leggerezza.
“Super!” si mostra alleato dei suoi giovani spettatori in questa impresa. Così infatti nella fantastica ma verosimile città di Genino, le speculazioni finanziarie e i rischi della borsa sono interpretati da un quasi impeccabile androide che, impotente, ricopre il meschino ruolo che gli è stato affidato.
Attraverso una simile chiave narrativa, i sogni imprenditoriali infranti di un giovane immigrato si concretizzano nella figura comica di Felipe Gonzales, il quale proprio nel momento di massima disperazione fa il suo primo incontro con i superpoteri.
Se, difatti, nella città di Genino benestanti e meno abbienti vivono nel reciproco disprezzo, persone comuni e supereroi trascorrono l’esistenza fianco a fianco. I superpoteri degli abitanti della Genino contemporanea non sono di certo paragonabili a quelli posseduti dai grandi eroi mitologici: dalla forza sovrumana o dalla telecinesi si è arrivati alla capacità di controllare gli insetti, fare caffè e persino ad avere un cuscino come migliore alleato.
Le avventure del “branco di sfigati” sono raccontate in chiave umoristica e colorata, con una scenografia componibile e flessibile, che con dei semplici cambi di luce e sfumature trasporta i suoi spettatori dalle pendici di un vulcano in eruzione ad un giocoso bar – karaoke. Il richiamo al mondo dei fumetti, madre patria dei supereroi, è reso vivido e impeccabile dalla grafica e i disegni a cura di Stefano Fariello e Silvio Giordano. Non sono da meno i costumi realizzati da Agostino Porchietto, che calzano a pennello le diverse personalità e peculiarità dei loro personaggi: dal pigiama col mantello del confuso Pillowman alla calzamaglia di paillette della giovane e spumeggiante Coffee Girl.
L’epilogo di “Super!” insegna ai suoi giovani adulti il valore della diversità e di quanto i piccoli gesti di un singolo possano affezionare le vite di chi lo circonda. La più grande morale che lo spettacolo lascia al suo pubblico è una breve guida su come diventare degli eroi moderni: credere in sé stessi.