Teatro Manzoni: presentata la Grande Prosa

di Francesca Radaelli

Nomi noti al grande pubblico e sperimentazioni teatrali. Classici immortali e nuova drammaturgia. Sono alcuni degli ingredienti che si amalgamano nella nuova stagione di Grande Prosa del Teatro Manzoni di Monza.

Il programma degli otto spettacoli della stagione 2022-2023 è stato presentato in anteprima alla stampa ieri, martedì 13 settembre, dalla direttrice artistica Paola Pedrazzini, alla presenza del neosindaco di Monza Paolo Pilotto, della nuova assessora alla Cultura Arianna Bettin e della direttrice della scuola Borsa Barbara Vertemati.

Da sinistra: Paola Pedrazzini, Arianna Bettin, Paolo Pilotto e Barbara Vertemati

Sarà la stagione della ripresa vera e propria, dopo due anni difficili per tutto il settore della cultura e del teatro. Le aspettative sono alte e all’appuntamento il Teatro Manzoni si presenta con un cartellone di alto livello, cucito su misura per un pubblico ampio, ma che, al tempo stesso, non si accontenta.

“Questa è la direzione verso cui vogliamo proseguire, in dialogo con le altre realtà cittadine, ciascuna con le sue specificità, con l’obiettivo di rendere Monza un vero e proprio punto di riferimento teatrale”, ha sottolineato in apertura l’assessora alla Cultura Arianna Bettin. Non nascondendo il desiderio di riuscire a riportare in città, magari proprio al Manzoni, cicli di conferenze tenute dai grandi nomi del dibattito culturale contemporaneo. “La grande sfida ora è quella di riportare le persone a teatro e nei luoghi di cultura, con proposte di qualità”.

Da sinistra: Paola Pedrazzini e Arianna Bettin

“La linea che ho voluto dare, sin dall’inizio della mia esperienza al Teatro Manzoni, è stata quella di concepire il teatro non solo in una logica commerciale di consumo, ma come un vero e proprio bene culturale”, ha rimarcato Paola Pedrazzini, direttrice artistica del Teatro Manzoni. “Il Manzoni ha un ‘suo’ pubblico, dai gusti variegati. La sfida è ‘accompagnare’ questo pubblico, questa comunità che si incontra a teatro, trovando il giusto equilibrio tra intrattenimento e sperimentazione, sempre mantenendo alta la qualità. Per questo tutti gli spettacoli in cartellone presentano più livelli di lettura: catturano lo spettatore, ma stimolano la riflessione”. Filo rosso della rassegna proposta agli abbonati della Grande Prosa è proprio una riflessione sul rapporto tra l’individuo e la società, e  sulla sofferenza che le discriminazioni di ogni tipo possono generare: “Sono convinta che l’arma più efficace contro le discriminazioni sia proprio la cultura, e che per questo il teatro possa fare la sua parte, con gli strumenti che gli appartengono”, commenta Paola Pedrazzini.

La stagione inizierà con Il delitto di via dell’Orsina di Eugène Labiche, diretto da Andree Ruth Shammah, interpretato da Massimo Dapporto e Antonello Fassari, in programma l’11, 12 e 13 novembre: due uomini si risvegliano nello stesso letto, con le mani sporche e le tasche piene di carbone. Da un giornale apprendono che una giovane carbonaia è morta quella notte e, tra una serie di malintesi ed equivoci, si fa strada la possibilità che i due abbiano commesso quell’efferato omicidio.

Il 16, 17 e 18 dicembre si proseguirà con La mia vita raccontata male (testo da Francesco Piccolo e regia di Giorgio Gallione) con Claudio Bisio: uno spettacolo che si dipana in una eccentrica sequenza di racconti e situazioni che inesorabilmente e bizzarramente costruiscono una vita che si specchia in quella di tutti.

Il nuovo anno si aprirà il 13, 14 e 15 gennaio con Cyrano De Bergerac di Edmond Rostand con l’adattamento e la regia di Arturo Cirillo: un classico interpretato sotto la forma del teatro canzone, o un modo per raccontare comunque la famosa e triste vicenda d’amore tra Cyrano, Rossana e Cristiano attraverso non solo le parole ma anche le note.

Il 3, 4, 5 febbraio sarà in scena Le nostre anime di notte, tratto dall’omonimo romanzo di Kent Haruf, per la regia di Serena Sinigaglia, con Lella Costa e Elia Schilton: la storia di due vedovi ultrasettantenni, che vivono da soli a pochi metri di distanza e a un certo punto decidono di dormire insieme. Non si tratta di una relazione erotica, ma del desiderio di condividere ancora con qualcuno quell’intimità notturna fatta soprattutto di chiacchierate nel buio prima di cedere al sonno. Ma la società non è pronta a concedere a chi entra nel terzo tempo della vita un sogno romantico.

Il 17, 18 e 19 febbraio sarà la volta de I fratelli De Filippo, spettacolo corale scritto diretto e interpretato da Sergio Rubini: la storia emblematica di una famiglia d’arte italiana che, a partire da una condizione drammatica di emarginazione e umiliazione, trova la forza di riscattarsi attraverso il teatro fino al raggiungimento di uno straordinario successo.

La prima regia teatrale di Ferzan Ozpetek approderà sul palcoscenico del Manzoni il 3, 4, 5 marzo, dedicata ad un suo film già pluripremiato, Mine Vaganti, con Iaia Forte, Francesco Pannofino e Simona Marchini nei panni dei protagonisti: un riadattamento fedele alla trama originale e alle esigenze del palcoscenico.

Quindi, il 17,18 e 19 marzo, sarà la volta di Natalino Balasso, autore e interprete di Balasso Fa Ruzante (Amori disperati in tempo di guerre): un nuovo testo teatrale, nato da una raffinata e profonda ricerca linguistica, assieme ad Andrea Collavino e Marta Cortellazzo Wiel, in cui la vis comica si intreccia con quella drammatica.

Ultimo spettacolo in cartellone, il 5, 6, 7 maggio sarà Coppia aperta quasi spalancata di Dario Fo, Franca Rame, in una versione diretta da Renato Sarti con Alessandra Faiella e Valerio Bongiorno: un testo scritto nel 1992 ma ancora attualissimo, che smaschera il mito della coppia aperta, mostrando come i tentativi di “corna democratiche” finiscano quasi sempre nell’ipocrisia.

Per quanto riguarda l’acquisto degli abbonamenti, gli abbonati della stagione 2021/2022 potranno usufruire della prelazione dal 16 settembre al 15 ottobre. Quindi, dal 18 al 22 ottobre si potranno effettuare i rinnovi con cambio serata e/o poltrona. I nuovi abbonamenti si potranno acquistare dal 26 ottobre al 10 novembre.

Gli abbonati della stagione 2021/2022 possono fissare l’appuntamento dal sito www.teatromanzonimonza.it cliccando sulla sezione “Rinnovo Abbonamenti” o chiamando al 039/386500.

I nuovi abbonati potranno acquistare il nuovo abbonamento online o richiedere appuntamento scrivendo a [email protected] Pagamento possibile con carta di credito, bancomat e contanti.

Durante la campagna abbonamenti il botteghino osserverà i seguenti orari:

• martedì dalle 11.00 alle 14.00

• mercoledì dalle 13.00 alle 18.00

• giovedì, venerdì, sabato dalle 10.00 alle 15.00

Questi i prezzi per l’abbonamento agli 8 spettacoli:

• Platea: intero € 196 – ridotto € 178

• Balconata: intero € 168 – ridotto € 158

• Galleria: intero € 94 – ridotto € 84

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