La Redazione
Un Vincent inedito, raccontato senza la retorica e fuori da tanti luoghi comuni sulla sua pittura, un docu-film capace di restituire l’autenticità dell’artista.
Così il film Van Gogh.Tra il grano e il cielo, al cinema in Italia per soli tre giorni: il 9, 10 e 11 aprile 2018
e poi in altri cinquanta paesi nel mondo . Maggiori dettagli sulle sale che lo ospiteranno nell’elenco al sito http://www.nexodigital.it/van-gogh-tra-il-grano-e-il-cielo/
Il documentario racconta l’unione spirituale tra Vincent e una delle sue più importanti protagoniste private: Helene Kröller-Müller (1869-1939), la donna che ai primi del Novecento, ammaliata da un viaggio tra Milano, Roma e Firenze, e sull’esempio del mecenatismo dei Medici, giunse ad acquistare quasi 300 suoi lavori, tra dipinti e disegni.
Proprio a partire dall’Italia, tanto amata da Helene, e da una mostra che ha raccolto un’affluenza eccezionale più di 350.000 i visitatori, nasce quest’opera. Un film evento, diretto da Giovanni Piscaglia, scritto da Matteo Moneta con la consulenza scientifica e la partecipazione di Marco Goldin e le musiche originali di Remo Anzolino, prodotto da 3D Produzioni e Nexo Digital. Helene e Vincent non si incontrarono mai nel corso delle loro vite, ma condivisero la stessa tensione verso l’assoluto, la stessa ricerca di una dimensione religiosa e artistica pura, senza compromessi.
Due universi interiori dominati dall’inquietudine e dal tormento, che entrambi hanno espresso attraverso una vera e propria mole di lettere: fonti storiche insostituibili ed elemento suggestivo che punteggia la narrazione del documentario. Ad accompagnare l’intero racconto è l’attrice Valeria Bruni Tedeschi, ripresa nella chiesa di Auvers-sur-Oise che Van Gogh dipinse qualche settimana prima di suicidarsi. L’occasione per raccontare l’intera parabola artistica di Van Gogh, e la collezione di Helene Kröller-Müller, è una mostra di eccezionale rilievo: Van Gogh. Tra il grano e il cielo, nella Basilica Palladiana di Vicenza, curata dallo storico dell’arte Marco Goldin, che raccoglie 40 dipinti e 85 disegni provenienti dal Kröller-Müller Museum di Otterlö in Olanda, dove oggi è custodita l’eredità di Helene.