di Katiuscia Melato
Chi ha il coraggio di fare un film sulla felicità? Jill Sprecher lo ha avuto.
“Tredici variazioni sul tema” parla di questo e …con tredici sfumature differenti; i personaggi sono gli stessi, le storie si incrociano, i piani temporali si sovrappongono.
Domande esistenziali su uno dei temi più dibattuti dalle discipline umanistiche nei secoli, sullo sfondo una New York caotica e pragmatica, dove un piccolo gesto, una mancanza, un sorriso …può fare la differenza.
Il cinismo di un capo che licenzia un dipendente è solo uno dei lati di un prisma caratteriale che rivela tutta la sua complessità e che porta lo stesso a trovare un nuovo lavoro a chi l’aveva perso. L’illusione di una ragazza che da piccoli gesti crede di aver trovato l’amore e che sbatte poi contro il muro della dura e mortificante realtà. La visione in bianco e nero del brillante avvocato che poi si trova, suo malgrado, a rivedere la sua opinione semplicistica del mondo.
La grande domanda che emerge è “in che misura ognuno di noi può influire sulla vita di un altro?”, con la grande responsabilità che la consapevolezza di ciò comporta.
La visione di questo film è raccomandata ad un pubblico pensante, con la mente e con il cuore.
È un film del 2002, ma se vi è sfuggito, vale la pena trovarlo e …felice visione!