Turisti, comportatevi come a casa vostra

di Daniela Zanuso

Con l’arrivo dell’estate inizia, soprattutto nelle città d’arte, l’invasione dei vacanzieri e sono sempre più numerose le dimostrazioni di insofferenza verso le folle che prendono d’assalto le città. Un problema che si avverte soprattutto in città come Venezia, dove è notizia di questi giorni che, oltre al numero chiuso le autorità hanno preso provvedimenti  e imposto regole più severe sul consumo di cibo per strada. A Firenze il sindaco ha deciso di “sparare” acqua sui sagrati delle chiese e sui marciapiedi del centro storico. Anche le associazioni di consumatori si sono mobilitate per far rispettare le regole e hanno elogiato i provvedimenti presi che però, a volte, risultano inutili o poco efficaci.

Ma non succede solo in Italia: da Barcellona al Bhutan, da Amsterdam a Santorini, da Kyoto a  Pechino  i comportamenti maleducati dei turisti sollevano proteste di chi vive in luoghi meravigliosi e li vede danneggiati, imbrattati, sporchi.

E scattano i provvedimenti: in Cina hanno deciso di creare un database per schedare i turisti maleducati, mentre a Barcellona il sindaco ha messo il veto sulla costruzione di nuovi alberghi nel centro. Anche il Monte Everest  è a rischio turismo, a causa  rifiuti perché gli scalatori con le loro guide si lasciano dietro montagne di rifiuti, anche… organici. Ogni tanto qualche turista si diletta a scalare le Piramidi di Giza: le autorità hanno preso provvedimenti ed ora si rischiano fino a 3 anni di carcere.

C’è una lunga lista di divieti più o meno giusti di cui abbiamo parlato in precedenza (turisti avvisati), ma non è questo l’argomento in discussione. In discussione è l’eterno problema che tutto quello che ci circonda se non ci appartiene perché non è di nostra proprietà, quindi non è nostro.

Dimentichiamo spesso che quello che ci circonda, o che abbiamo ricevuto in eredità da chi è vissuto prima di noi, è il patrimonio unico della nostra storia, della nostra cultura, della nostra identità. E’ un  “bene comune” che, come l’aria o l’acqua, va difeso, protetto, conservato. Così come va difeso, protetto e conservato quello degli altri popoli, delle nazioni che, come noi, hanno la loro storia, la loro cultura, le loro tradizioni.

Basterebbe osservare una regola semplice di buona educazione che le racchiude tutte: comportiamoci come se fossimo a casa nostra.

 

 

 

 

 

 

 

 

Turisti: istruzioni per il viaggio

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