di Francesca Radaelli
Tutti in sella, a scuola si va in bicicletta. Venerdì è giorno di Bike to School.
L’appuntamento, lanciato in tutta Italia dalle associazioni ciclistiche e ambientaliste (da Cittadini per l’Aria e Fiab fino a Massa Marmocchi di Milano e Bike to School Roma), è per questo venerdì 25 settembre. L’obiettivo coinvolgere più bambini e ragazzi possibile, in tutta Italia, organizzando appuntamenti in ogni quartiere per pedalare insieme sul percorso verso la scuola.
Bike to School: che cos’è
Il termine Bike to School indica un movimento spontaneo di bambini, genitori e volontari che ha iniziato a svilupparsi in Italia nel 2013. L’idea era molto semplice: unirsi in gruppo per accompagnare i bambini a scuola.
Il Bike to School inizialmente si svolgeva l’ultimo venerdì del mese, giorno in cui i gruppi di bambini e genitori si mettevano a pedalare insieme per raggiungere le scuole di Roma, Napoli, Torino, Genova e altre piccole città italiane. Territori in cui, a prima vista, la bicicletta sembrerebbe un mezzo ben poco adeguato per i percorsi casa-scuola, per via del traffico automobilistico incontrollato e della mancanza di percorsi ciclabili utili. In gruppo, però, si diventa non solo più visibili, ma anche più coraggiosi, soprattutto nell’affrontare i pericoli del traffico cittadino.
Nato ‘dal basso’, dall’iniziativa di genitori e volontari intraprendenti, come un evento fissato mensilmente in contemporanea alle Critical Mass cittadine, il Bike to school è diventato col tempo, almeno in alcune città, un appuntamento addirittura settimanale.
Bike to School: come funziona?
La prima cosa da fare per dare avvio al proprio progetto di Bike to School è stabilire il tragitto: deve essere percorribile con i bambini, e di solito non è più lungo di 2 chilometri. I genitori si danno appuntamento in un punto, con talvolta la possibilità di un pre-appuntamento al bar per la colazione. “Appuntamento alle 8:00, colazione tutti insieme, partenza alle 8:20 e arrivo a scuola alle 8:30 scampanellando per farsi sentire”, spiega sul sito BikeItalia Anna Becchi, esperta organizzatrice di eventi Bike to School a Roma. “Alcuni gruppi stabiliscono anche fermate intermedie, per esempio per consentire a chi viene da altre direzioni di unirsi al gruppo in un punto più avanzato del percorso e più comodo per questi”.
In bici al tempo del Covid
Mai come di questi tempi c’è bisogno di biciclette per le strade. Con la recente riapertura delle scuole studenti e genitori sono tornati a muoversi per le vie della città. In un contesto in cui l’accesso ai mezzi pubblici è spesso contingentato, per le attuali norme sul distanziamento, il pericolo è che questi spostamenti avvengano per la maggiorparte con l’auto privata. E , di conseguenza, aumenti la congestione sulle strade, peggiorando la già scarsa qualità dell’aria intorno alle scuole.
Del resto, mentre una serie di studi scientifici sta dimostrando una correlazione tra qualità dell’aria e sensibilità al COVID19, le città italiane si confermano tra le più inquinate d’Europa. Come hanno mostrato i dati registrati a Torino, Roma, Milano e Napoli dalle campagne di rilevamento della qualità dell’aria “Che aria tira” e “NO2NOGrazie” della scorsa primavera, quasi il 100% (il 99%) delle scuole analizzate presenta una concentrazione di biossido di azoto superiore ai valori raccomandati dall’OMS. Valori al superamento dei quali si osservano effetti negativi sulla salute, soprattutto dei più piccoli, come ribadisce anche il Comitato Provinciale di Torino per l’Unicef.
Aria inquinata e bambini in pericolo
“Sarebbe auspicabile che l’uso della bicicletta per recarsi a scuola divenisse, specie nei centri con alti livelli di smog, una buona pratica per tutti”, sottolinea Francesco Samengo, presidente dell’Unicef Italia, che ricorda: “L’inquinamento è associato a uno dei più grandi killer dei bambini: la polmonite, che è collegata ad asma, bronchite e altre malattie respiratorie. L’inquinamento danneggia il tessuto cerebrale e minaccia lo sviluppo cognitivo dei bambini, con conseguenze per tutta la vita sull’apprendimento e il loro potenziale futuro. Secondo alcuni dati, gli adolescenti esposti a livelli più alti di inquinamento hanno maggiori probabilità di soffrire di disturbi mentali”.
Le richieste delle associazioni
Tra le richieste rivolte alle Amministrazioni locali ci sono l’istituzione di zone scolastiche davanti a ogni scuola e la pianificazione di itinerari casa-scuola per favorire la micro mobilità. Ma anche la spinta verso l’adozione dei mobility manager scolastici e l’installazione di rastrelliere nelle scuole e di un parcheggio interno per le biciclette.
“Organizzando piccole masse critiche colorate, si contribuisce a restituire le strade alle persone”. Così scrivono le associazioni promotrici dell’evento di venerdì, in un appello al Bike to School rivolto genitori e insegnanti . Pronti a pedalare?
Qui il link all’evento Facebook, con i contatti delle associazioni promotrici e le istruzioni per organizzare i gruppi di Bike to School: https://www.facebook.com/events/324565352151111