di Daniela Zanuso
Un murale fatto con 200 mila tappi di bottiglie di plastica per sensibilizzare i cittadini sul tema dell’ecologia, del rispetto dell’ambiente e soprattutto sul consumo sconsiderato e il relativo inquinamento della plastica.
Il murale è stato realizzato a Caracas in Venezuela, è lungo 45 m. e arriva fino ad oltre 7 m. nel suo punto di massima altezza.
Ci sono voluti 3 mesi di lavoro in collaborazione con ill Movement in Architecture for the Future e la ONG Okospiri che si occupa di ripulire l’ambiente e di riciclaggio.
L’artista che ha realizzato il progetto e lavorato con un’equipe di ragazzi e ragazze si chiama Oscar Olivares e ha 23 anni.
Nella realizzazione del murale sono stati coinvolti anche i cittadini che hanno contribuito sia alla raccolta dei tappi, sia al loro inserimento nella composizione. Il quartiere nel quale è stata realizzata l’opera è El Hatillo, uno dei più degradati di Caracas.
L’opera, coloratissima, è un mix di stili e si ispira a grandi artisti come Van Gogh, per la presenza di grandi girasoli e il richiamo al famoso quadro “La notte stellata” , ma contiene anche elementi della cultura locale come i pappagalli o la città di Caracas.
Ad onor del vero, non è il primo murale realizzato interamente con tappi in plastica. Altri ne sono già stati realizzati in Argentina, negli Usa, in Brasile, in Inghilterra, ma questo li supera tutti per dimensioni e forse anche per bellezza.
Per una volta l’odiosa plastica è servita a rendere più bello e colorato lo spazio di una città.