Le cattive notizie ci vengono propinate quotidianamente: guerre, terrorismo, dittature, diritti umani violati, terremoti, catastrofi, considerevole aumento della temperatura globale con conseguenti irreversibili danni per l’ambiente, colossali flussi migratori di disperati in fuga dai conflitti. L’elenco sembra essere infinito. A volte ci sentiamo “schiaffeggiati” da notizie, spesso drammatiche, che ci costringono ad una visione da tunnel, senza via d’uscita.
Il Dialogo di Monza, che per vocazione si sforza sempre di vedere il bicchiere mezzo pieno, ha cercato, per questa chiusura di anno, di portare alla luce qualche ulteriore buona notizia di cui si è parlato poco o nulla. Vorremmo aggiungere un po’ di positività e qualche spiraglio a giornate che, per la loro particolarità, dovrebbero portare gioia ed allegria.
Da oggi e fino al 6 gennaio, il nostro giornale proporrà ogni mattina alle ore 10, una notizia positiva del 2016 che è passata un po’ in sordina. Una notizia magari marginale, sicuramente non risolutiva delle tante difficoltà, ma che si pone l’obbiettivo di sottolineare la capacità umana di reagire alle situazioni difficili e non rassegnarsi di fronte ai problemi.
Daniela Zanuso e Fabrizio Annaro