Manda sms alla radio e non si toglie più la vita

10510407165_c2d5b83727_oÈ passato ormai un mese da quel venerdì 13 maggio. Poteva sembrare una mattina come tante altre: un conduttore radiofonico avvia come di consueto la sua trasmissione alle 7 del mattino, gli ascoltatori si sintonizzano sulla frequenza preferita, non curanti che di lì a qualche minuto, tra i soliti sms bizzarri che arrivano durante la messa in onda, ci sarebbe stato anche quello di un uomo che chiedeva aiuto.

Erano le 7.27. Quel venerdì un uomo, che abita nel pavese, voleva farla finita. Aveva già progettato tutto, nei minimi dettagli. Sapeva dove andare e cosa fare per compiere quel vile gesto che gli avrebbe permesso di porre fine alla sua esistenza e con essa tutti i cattivi pensieri che ogni giorno lo tormentavano.

Erano le 7.27 e qualcosa nel suo animo interviene, forse l’ultimo gesto di una vita disperata che si lancia nel vuoto, ma che spera in un paracadute. Gabriele prende in mano il suo telefono e manda un sms alla trasmissione radio a lui preferita: “Tutto Esaurito”. Nel frattempo, nelle onde radio trasmesse, si avvertiva qualcosa di strano. I radioascoltatori sentono nella voce di Marco Galli che c’è qualcosa che non va. È rotta e lascia intendere che sia preoccupato per qualcosa di importante, di cui per il momento non vuole parlare. Lascia per una manciata di minuti la trasmissione in mano ai suoi collaboratori e non esita nel contattare questa persona, per evitare che compia il gesto disperato.

Sono le 7.29 e Gabriele, che nemmeno pensava che il suo messaggio potesse essere letto dal conduttore, riceve una chiamata da un numero sconosciuto. È Marco Galli. Lo stupore lo coglie, soprattutto per le parole che Galli gli dice. Dopo pochi minuti di conversazione, Galli lo convince a rinunciare a quel pensiero malevolo.

«C’erano tante cose nella mia vita che non stavano funzionando, gli affetti che venivano meno, il lavoro che mi stava dando problemi. Ero veramente stanco di lottare. – ci racconta Gabriele – Arrivo da un periodo nero che dura da cinque anni e nel corso di questi cinque anni c’è stato un momento in cui mi sono ritrovato in un battibaleno senza niente; mi sentivo una persona inutile».

Gabriele è una persona riservata e il fatto di non dare sfogo al suo mondo interiore l’ha condotto sempre più a rimanere incastrato tra i pensieri che deturpavano le sue giornate. Gli chiedo del suo passato, mi racconta che aveva un negozio di articoli per la pesca sportiva. Nel racconto affiora che il negozio negli ultimi tempi non funzionava più come prima: «la gente non mi pagava più. Allora avevo visto la possibilità di investire nella zona del lago di Mezzana Rabattone. La vedevo come un luogo in cui stare in pace; è un posto bellissimo in cui c’è un parco gioco per i bimbi, un’area barbecue, un punto ristoro. Pensavo che lanciandomi in questa nuova attività potesse cambiare tutto. Ma in realtà non cambiava niente. La mia inadeguatezza alla vita, il senso di inutilità continuava a tenermi in ostaggio». Si sentiva come un lago senza vento.

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Mi racconta di quella mattina: «Avevo già progettato tutto nei minimi dettagli. Sapevo dove andare e cosa avrei fatto, senza che nessuno potesse avere qualche sospetto. Non so poi cosa mi sia scattato. Ero sicuro della mia decisione, ma alle 7.27 ho inviato un messaggio a “Tutto Esaurito”. Mai avrei pensato che Marco Galli avrebbe potuto leggere il mio messaggio, tra le migliaia che riceve ogni giorno».

Invece, il conduttore radiofonico già conosciuto per la sua umanità, viene scosso da quel messaggio, che non lascia cadere nel vuoto. «Ti assicuro che alle 7.29 il mio telefono stava già suonando. Era Marco!» e cosa ti ha detto? «Vuoi stare con me? Io ho bisogno di te».

«Poi Marco e tutti gli altri Mitch, Squalo, Pizza, hanno diffuso il mio nominativo di Facebook e da lì è scoppiato il finimondo: non hai idea di quante persone mi abbiano scritto.

Quello che ho capito è che a me in quel periodo è venuto a mancare non il sostegno materiale, ma quello morale! Lavoro in un posto bellissimo, in cui non c’è bisogno di andare a casa per rilassarti, è ricco di angoli incantevoli, ma forse è talmente bello che non va tenuto solo per sé, deve essere condiviso.

In questa nuova situazione ho capito che non sono solo, ho l’appoggio di tante persone che mi scrivono ogni giorno per sapere come sto e che cosa penso».

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«Purtroppo però, qualche pensiero negativo affiora ancora; mi chiedo spesso ma a cosa servo io? Ancora non ho una risposta. Ma ho anche capito che ci metti un minuto a toglierti la vita, ma in un minuto può anche succedere che tu possa incontrare qualcosa di bello e quel qualcosa di bello ti faccia cambiare idea e capire anche solo per qualche minuto che non è quello il gesto che vuoi. Forse desideri solo un cambiamento, che tarda nell’arrivare».

Chiara De Carli

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4 thoughts on “Manda sms alla radio e non si toglie più la vita

  1. E’ stato il mattino più commovente sentire Gabriele ….. e Marco che non sapeva più cosa dire….. per aiutarlo se poteva sarebbe uscito dalla radio per abbracciarlo…..

  2. Quella mattina me la ricordo e come.. Come al solito mi stavo preparando per portare le bimbe a scuola e ascoltavo la radio dal cellulare come di consueto, si sentiva che Marco era preoccupato per qualcosa che stava accadendo appena ha spiegato il motivo e l’ha messo in contatto alla radio mi si è gelato il sangue ma ho tirato un sospiro e un sorriso per la solidarietà della gente che in un attimo si è fatta avanti.. Tenersi tutto dentro non serve a nulla Gabriele ha fatto benissimo a consumare un minuto così e Marco un grande per averlo convinto..

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