Una lettura per l’estate: Le braci

di Daniela Zanuso

Ferragosto 1940. Un castello ai piedi dei Carpazi dove un uomo anziano vive sepolto dal peso dei ricordi e di tante domande irrisolte. L’arrivo del suo amico fraterno dopo 41 anni di attesa.

Henrik e Konrad sono legati da un profondo sentimento di amicizia, ma sono anche acerrimi rivali. Henrik è un vecchio ufficiale ungherese ferito dalla vita e dalle uniche persone che ha amato.  L’amico Konrad, tornato dopo decenni dall’Estremo Oriente, vorrebbe incontrarlo. Li unisce un segreto che  vorrebbe essere svelato. Più che un incontro tra i due è una resa dei conti. Ci sono domande alle quali è necessario dare una risposta e che vogliono a tutti costi conoscere la verità. Una verità che, forse, è racchiusa in un “libretto giallo legato con un nastro azzurro”.

Sandor Marai (1900-1989) nei suoi numerosi romanzi, è stato un acuto e severo analizzatore degli stati d’animo dei personaggi appartenenti al suo ceto. Celebri, oltre alle “Braci” sono “Divorzio a Buda”, “La recita di Bolzano”, “L’eredità di Eszter”, “La donna giusta” e “La sorella”

Intanto il tempo trascorso ha cambiato il mondo, ha cancellato la splendida Vienna di fine impero, lasciando solo le ceneri della grande guerra.

Le braci di Sandor Marai è un libro sull’amicizia tra due uomini e sulla memoria. Un’amicizia che pretende chiarezza e risposte e la memoria di una passione che forse non si è mai spenta.

Il romanzo, che si presenta come un lungo, incalzante monologo, lascia il lettore senza possibilità di interruzione e svela mano a mano la metafora del titolo particolarmente evocativo. Le braci del fuoco, che assiste all’incontro tra i due vecchi amici, sono le passioni assopite ma mai del tutto spente.

E’ un romanzo intenso, denso di significati e di profonda umanità, che ha bisogno di una lettura attenta per essere apprezzato al meglio. E’ un’esperienza che consiglio a chiunque e che la prosa raffinata del grande romanziere ungherese rende davvero irripetibile.

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