di Luigi Picheca
Noi che abbiamo trovato accoglimento nella struttura realizzata con passione dal team Progetto SLAncio e dal direttore Roberto Mauri, sappiamo cosa rappresenti questa isola felice per tutti noi e per le nostre famiglie.
Un approdo che ci ha indubbiamente aiutato a ritrovare il sorriso e la voglia di vivere perché, grazie al buon trattamento che riceviamo da chi si prende quotidianamente cura di noi, siamo tornati ad essere delle persone.
Questo trattamento è il frutto della consapevolezza da parte dei nostri responsabili di considerarci persone e di offrirci dignità nelle piccole e nelle grandi cose! Ci riservano assistenza e cure con personale adeguatamente preparato che ci tratta come se fossimo i loro genitori, i loro fratelli o i loro nipoti. Una bella realtà davvero!
Inoltre si stabilisce sempre una certa familiarità tra noi, i nostri cari e gli operatori sanitari che non imbarazza nessuno, anzi, ci fa convivere meglio. La modernità della struttura, dotata di ampi spazi comuni, di ogni comfort rende tutto molto accogliente e molto ospitale.
Abbiamo avuto anche il piacere che vari artisti abbiano arricchito con le loro opere le nosre stanze e i nostri ambienti. Parlo del Gruppo Koiné e degli allievi della scuola d’arte di Pesaro, guidati dal prof. Aldo Bottoli, che hanno realizzato opere che ci fanno riflettere, sognare e che risvegliano la nostra fantasia.
Noi siamo dei malati la cui speranza di guarire grazie ad un farmaco miracoloso è ridotta al lumicino, qui, però a Progetto SLAncio possiamo trovare assistenza e serenità. Quale cura migliore possiamo desiderare?
Ringrazio tutti gli artisti, Maria Grazia Cucinotta in particolare, per averci offerto la loro disponibilità per la raccolta fondi, una pratica necessaria per abbattere gli alti costi di realizzazione e di mantenimento di questa struttura che rappresenta una preziosa opera sul piano sociale, del nostro territorio e che offre lavoro a persone che giungono qui da tante regioni d’Italia.
Luigi Picheca