Amicizia come porto sicuro, nel quale ancorarsi nei momenti di difficoltà e non solo. Un valore universale, da sempre cantato dalle epoche più remote. Un valore che muta, che attraverso il tempo si è modificato, mantenendo però tratti intramontabili che rimangono vivi.
E ancora oggi, ognuno di noi ha qualcosa da dire a riguardo.
Chi emotivo e sentimentale, mettendo nero su bianco e in versi i propri pensieri.
E chi, nei film, trova chiavi di lettura della propria vita.
AMICIZIA
Amici oggi,
Amici domani
Amici veri se siamo sinceri
Discordia e litigi se pensi al denaro
Discordia e litigi se pensi al partito
Tante volte ci nascondiamo tutti dietro ad un dito.
La perfezione non c’è
Accettami tu che io accetto te.
L’amicizia a volte viene da se’ naturale
A volte anche con il tempo
Può costare cara o poco prezzo,
A volte te ne puoi liberare
Ma forse è meglio preservare
Al fin di solo non restare.
Dal canto mio la diffidenza
Per paura mi fa isolare
Cercherò di migliorare.
Ettore – dalla Redazione di Scacco Matto
L’AMICIZIA TRA MONDI DIVERSI – Riflessioni sul film “Quasi amici”
E’ facile avere dei veri amici? Come si cercano? E’ questo ciò che cerca di raccontarci il film “Quasi Amici”, per la regia di Olivier Nakache e di Eric Toledoano, tratto da una storia vera.
Forse Philippe Pozzo di Borgo non si aspettava di trovare un amico così intimo e così sincero mentre era alla ricerca di un “assistente “ per la sua persona afflitta da tetraplegia. E sicuramente Driss, cercava tutto all’infuori di un lavoro e di un amico ricco e disabile.
Allora, come nasce questa amicizia ? Nasce sicuramente da Driss, il ragazzo di colore dei quartieri poveri e malfamati, che ha la grande capacità di essere sincero, di dire cosa pensa, con fermezza e onestà. E nasce da Philippe, che finalmente dopo tanto tempo dall’incidente, si sente nuovamente trattato come una persona, in PRIMA persona, per quello che è, al di là del suo denaro, della sua sedia a rotelle, della sua cultura …
Ecco cosa dice ad un “amico” preoccupato per lui, e per la scelta di questo badante dal passato poco pulito: “E’ esattamente questo quello che voglio, nessuna pietà. Spesso mi passa il telefono, sai perché? Perché si dimentica. È vero, non ha una particolare compassione per me, però è alto, robusto, ha due braccia, due gambe, un cervello che funziona, è in buona salute. Allora di tutto il resto a questo punto, nel mio stato, come dici tu, da dove viene, che cosa ha fatto … io me ne frego”.
I due mondi non potrebbero essere più diversi, eppure l’amicizia non ha confini, l’amicizia vera è quella che nasce quando meno te lo aspetti per poi diventare “cibo per l’anima ”: una volta trovata non ne puoi più fare a meno. E’ il seme che dà senso alla vita.
Gianluca. Ettore, Alessandro, Paola – dalla Redazione di Scacco Matto